ATTENTI A QUEI DUE: Come i due protagonisti della omonima serie tv, Miles Kayne e Alex Turner, si presentano per la loro esibizione a Ferrara, il primo elegante ed impeccabile come un lord inglese, il secondo vestendo i panni del playboy americano di turno con canottiera bianca, fularino, pantalone corto alla caviglia, mocassini neri senza calze e l’immancabile pettine d’ordinanza ripetutamente sfoggiato sul palco. Ovviamente tutto questo emoziona e non poco un pubblico per buona parte femminile.
Presenza scenica e fascino a parte, otto anni sono passati tra le uscite dei loro due lavori ma non si è mai visto così tanto affiatamento tra due cantanti come quello visto nella splendida cornice di Piazza Castello. Un’ora e un quarto (la durata l’unica pecca del live) di puro spettacolo in cui il duo ha presentato i pezzi dei due album, alternando romanticismo, ballate e punte di rock grintoso toccate esempio col singolo Bad Habits, con l’aggiunta di un incredibile versione di Moonage daydream quale tributo al Duca Bianco David Bowie cantata prima dei bis. I brani selezionati sono risultati ancora più coinvolgenti dal vivo rispetto al lavoro in studio grazie ad un perfetto quartetto di archi che ci regala un assolo in apertura e chiusura, alla bravura del batterista James Ford noto anche come membro dei Simian Mobile Disco ed al bassista Zack Dawes dei Mini Mansion. In conclusione un live che diverte e fa divertire anche i Last Shadow Puppets stessi!

Supporting act affidato agli YAK trio inglese, che dopo un primo singolo Hungry heart e un EP (2015) convince ora con l’album di debutto Alas Salvation. Definiti un eccitante novità rock and roll, c’è chi li accosta al sound di The Velvet Underground, Sonic Youth, Pixies, e addirittura Nirvana, il live visto a Ferrara non smentisce i complimenti piovuti! Il loro set è una bomba a mano, groove ruvido, vibrante, energia da vendere, l’opening ai Last Shadow Puppets è quanto mai azzeccato. Il pubblico italiano non li conosce ancora a fondo ma è stato davvero impossibile non scuotersi alle note di chiusura del singolo Use Somebody.