Sono senza ombra di dubbio, vuoi anche per i loro simpatici personaggi che li elevano a “supereroi” della musica it-pop, uno degli ultimi progetti – firmato dall’etichetta indipendente milanese Matilde Dischi – da tener d’occhio nel panorama italiano. Il duo LEGNO, ch’è ora fresco di videoclip di “All you can eat” realizzato a sei mani con Divanoletto (bike blogger, conduttore televisivo, appassionato di musica) e in tour su e giù dallo stivale, prosegue il suo percorso, partito nel 2018 con una Trilogia (3 brani concatenati) e proseguito con una serie di singoli che li hanno proiettati, fissi, all’interno delle playlist spotify Scuola Indie e Indie Italia, a cui ha fatto seguito il debut album.

“Quando c’è arrivato un messaggio su Instagram in cui Nicolò De Devitiis (aka @divanoletto) ci diceva che eravamo entrati nella sua playlist di Spotify  (“DIVANOLETTO GROOVE”) ci siamo subito entusiasmati. Dopo qualche giorno eravamo in giro a Milano, gli abbiamo scritto e ci siamo incontrati: ci siamo conosciuti ed è nata una bella amicizia, che al di là del lavoro che facciamo ci ha trovato subito in empatia sulla visione del mondo musicale di oggi.  Da un po’ avevamo in cantiere All You Can Eat, e dopo quella giornata una volta tornati a casa, ci si è accesa una lampadina, anzi, la nostra scatola di Legno. Tre giorni dal nostro incontro con Nicolò lo abbiamo chiamato e gli abbiamo proposto una follia: fare un pezzo insieme. Morale: dopo una settimana eravamo nel nostro studio a Pistoia a registrare il brano e girare il video clip\backstage.”

“Titolo Album” , questo il nome invece dell’opera prima sulla lunga distanza per il duo mascherato, è composto da 10 brani, che qui ci raccontano in esclusiva traccia dopo traccia, regalandocene storia e curiosità.

SEI LA MIA DROGA

Con “Sei la mia droga“ è partito il progetto Legno, volevamo parlare di noi attraverso un corto che raccontasse come è nato questo progetto. Solamente un anno fa grazie alla regia di Angelo Capozzi,  col primo video “Sei la mia Droga” , siamo riusciti a raccontare una situazione sentimentale decisamente ricorrente tra i nostri coetanei. Volevamo descrivere uno spaccato di vita in cui i sentimenti a volte sono così forti che si equivalgono alla droga, con la differenza che quest’ultimi non fanno male.

TU CHIAMALA ESTATE 

Il secondo brano della trilogia “Tu chiamala Estate” è una metafora della condizione economica di molti giovani per i quali le vacanze non sempre rappresentano mare sole e montagna. Attraverso il videoclip ci siamo divertiti a raccontare questa determinata situazione sociale, è un pezzo che si stacca dal sentimentalismo dell’album, diciamo più politico.

MI DEVASTO DI THE

 Il terzo e ultimo pezzo, “Mi devasto di The”  è l’epilogo drammatico della storia d’amore raccontata  nella trilogia dei Legno, in cui il testo si fa romantico e malinconico. Da questo brano partirà il filone dei brani malinconici dei Legno, in cui sentivamo la necessita di raccontare quanto l’amore possa ferire e travolgere il nostro quotidiano. Ci devastiamo di the con i biscotti per cercare di dimenticare qualcuno che ci ha lasciato…

LE CANZONI DI VENDITTI 

“Le canzoni di Venditti” è quel pezzo che ci fa da colonna sonora, che tiene in piedi tutto il disco, è la “canzone”. Volevamo rappresentare l’inverno, quello pungente che ti fa male come i sentimenti perduti. Questa canzone racconta di quanto ci si può sentire soli dopo una relazione sentimentale, di come la quotidianita perde tutta la sua leggerezza e le cose semplici come portare fuori il cane o fare la spesa diventano tremendamente complicate e difficili..

FEBBRAIO 

Dopo “Mi devasto di the” e  “Le Canzoni di Venditti” volevamo raccontare i giorni della settimana, dal Lunedì alla Domenica, passati fra le ansie e le paure di aver perso qualcosa di grande. E’ un pezzo forte in cui si descrivono quegli attimi persi nel vuoto dei giorni trascorsi e magari ritrovati nel fondo di un altro Gin.

EROINA

Con “Eroina” arriviamo al nocciolo della questione “amori finiti”. Si raccontano meno i momenti quotidiani se non per una singola immagine, volevamo perdersi nell’effetto che l’amore provoca sulla gente. Eternamente romantica questa canzone punge come una spina e vuole lasciare un messaggio ben preciso: “drogatevi, drogatevi tanto, ma solo ed esclusivamente d’amore”.

TE MENO DI ME 

La dove Bologna ci riscalda il cuore e ci fa sentire vivi sotto i suoi portici, c’è un appartamento in cui ci siamo abbracciati nel fumo di una Marlboro. “Te meno di me” è una canzone semplice che vuole affermare quanto scritto nel titolo di questo brano cioè che non esiste un te se non c’è un noi, vale a dire che te meno di me fa zero. Se in una coppia le cose non si fanno in due allora la coppia non esiste..

BOMBER 

Svegliarsi la mattina con “Bomber” a tutto volume ci fa stare bene, questo è un pezzo leggero e fresco, volevamo tornare indietro ai suoni anni 80’ di “Sei la mia Droga” e divertirsi un pò, senza grande pretesa, ma solo con la voglia di sentirsi liberi di poter raccontare qualcosa che ci piaceva. E’ una canzone spensierata che ci ha riportati nella semplicità della vita quotidiana.

FRIENDZONE

In moltissimi ci hanno scritto raccontandoci di come almeno una volta nella loro vita siano stati “friendzonati”.  E’ un termine diffuso nello slang adolescenziale di oggi, che ha fatto breccia in molti ragazzi che ascoltano le nostre canzoni. Ci sembrava carino poterli rappresentare attraverso i loro racconti con questo brano.. “dopo tutto chi di noi non è mai stato friendzonato??”.

MAIONESE

Con “Maionese” abbiamo chiuso il disco, è il pezzo più intimo dell’album. Una sola chitarra e le due voci vogliono trasmettere a chi l’ascolta tutta la malinconia e tristezza che si prova quando siamo da soli fra i nostri ricordi. Lo avevamo già detto in altri brani ma non così sottovoce, con “Maionese” siamo riusciti a parlare ad un pubblico nostalgico che riesce ad emozionarsi ancora senza troppi grandi arrangiamenti..