Noi siamo Sem&Stènn, popstars di professione, guru di skin care e da oggi giornalisti in erba.
ROTTO E MEZZO è ispirato alla regina del giornalismo italiano Lilly Gruber, e sarà facile scorgere in questa rubrica un immenso amore per lei. Scriveremo ogni mese 5 momenti memorabili che ci hanno appassionato e li racconteremo come si fa in pre serata con le amiche, o come farebbe la nostra beniamina Lilly: obiettivi, ma drasticamente onesti.

LILLY GRUBER E SALVINI SI CONTENDONO IL TRONO DI SPADE

Quello tra Salvini e la Gruber era un incontro attesissimo, come l’epica battaglia di fine stagione de Il Trono di Spade. Sulla sinistra del ring, la regina dei talk politici, sulla destra, il tergiversatore seriale di domande scomode. Ma alla Gruber, si sa, preparata com’è, raramente sfugge qualcosa e se oltretutto la insulti prima di andare a trovarla dopo esserti praticamente autoinvitato, ecco che rischi di finire come chi si addentra nella tana del lupo: a brandelli. Lei, nella sua posizione d’attacco, seduta per pochi cm sullo sgabello, schiena drittissima, giacca con spalline e t-shirt con pizzo in mostra – un trabocco di girl power da pelle d’oca – guida la discussione a colpi stretti, tra domande senza risposta e silenzi-risatine di imbarazzo che nascondono mancanza di risposte concrete di lui – con un outfit come sempre trascurabile ma con particolare degno di nota: l’abbronzatura caraibica nei primi giorni di questo freddo maggio (che voglio dire, se vuoi sembrare uno davvero impegnato, non ti aiuta). L’esito, che sembrava già scritto, è stato confermato: La regina vince, il barbaro stramazza a terra pieno di lividi.

PAMELA PRATI INCONTRA L’UOMO DEI SOGNI, NEI SOGNI

Più che la notizia del mese, è la notizia del secolo: lo sceneggiato andato in onda nelle settimane appena trascorse è ormai la nostra serie tv preferita, un film di David Lynch a puntate che fa il pieno di Razzie Awards. Il misterioso uomo di Pamela ha avuto tutto dalla vita: bellezza, fascino, potere, soldi… un vero peccato che sia solo un ologramma della mente della Prati. Noi però le siamo grati, perché ci ha divertiti, appassionati, ci ha fatto volare su vette altissime. E siamo certi che ognuno di noi si è immedesimato in lei, quando quella volta abbiamo mentito e poi farcito la bugia con altre bugie fino a che non ci è esploso tutto in faccia. Come un panino troppo farcito (mentre scriviamo è ora di pranzo).

GIORGIA MELONI SOSTIENE DELLE COSE 

Giorgia Meloni, la principessa guerriera forgiata dal fuoco di mille battaglie, torna a difenderci dalle questioni inutili.
A sto giro tocca al povero Leonardo Da Vinci, rivendicato da Giorgè come italianissimo genio. In un video pubblicato sui social si scorge uno striscione che recita “LEONARDO Da Vinci E’ ITALIANO!!!” Sorretto da un gruppo di malcapitati mentre la bionda condottiera sbraita contro i francesi con frasi di odio a caso. Siamo certi che questioni del genere siano fondamentali da chiarire, tuttavia, col passare del tempo, la pelle del viso, esposta continuamente alle intemperie e agli sforzi di espressioni crucciate, potrebbe risentirne. La soluzione però è alla portata di tutti: i tutorial di face-yoga della giapponese Takatsu, i cui risultati sono visibili già alla prima giornata di esercizio! Giorgia, dacci retta, ok le battaglie, ok lavorare sodo, ma riguardati: te lo diciamo nonostante certe tue affermazioni tendenzialmente omofobe che infili tra una tua incazzatura e l’altra. Se solo le evitassi saresti la nostra migliore amica.

ELETTRA A THE VOICE

Ok, saremo onesti: all’inizio eravamo un po’ scettici di fronte alla scelta di Elettra a The Voice of Italy. E chi ci conosce un po’ lo sa: negli States la qweeeen di The Voice è la “voice of a generation” Christina Aguilera: pazzesca, performer invidiabile, 60 milioni di dischi, idolo adolescenziale e post-adolescenziale delle nostre vite. Sostituire un pezzo da novanta così è cosa non facile. Eppure, Elettra funziona alla grande. E non perché siamo gay, sia chiaro. Cioè forse questo influisce in minima parte. Qui almeno 5 validi motivi per adorarla:
Primo motivo: l’outfit. Noi per i tessuti olografici-riflettenti-shiny andiamo fuori di testa.
Secondo motivo: il make-up by Michele Magnani.
Terzo motivo: l’autoironia.
Quarto motivo: l’empatia. Abbraccia praticamente tutti.
Quinto motivo: la sua squadra. Che ci sembra essere effettivamente la più interessante. Elettra quindi best judge di The Voice of Italy, almeno fino a quando non lo saremo noi.

ALL’EUROVISION C’ERAVAMO PURE NOI

Qualcuno ce l’ha segnalato su twitter e ci siamo incuriositi: gli Hatari, in gara per l’Islanda, erano la quota Sem&Stènn dell’Eurovision. Hardcore e sovversivi. Ci ricordano un po’ una nostra performance all’Home Festival vestiti in body di latex nero/pitonato e gambali coordinati. Nota di merito anche al puttan-pop di Cipro Tamta, alla favolosa Netta con il nuovo singolo Ba-Na-Na e a Madonna, che ci ricorda quanto la grandezza di un’artista pop stia, prima che nelle numero 1 in classifica, soprattutto nei messaggi che, coraggiosamente, si impegna a diffondere.