I portici di Bologna e gli spaghetti alle vongole sul lungomare. Murakami, i treni regionali. I BALTO raccontano la normalità che ci circonda, le vite in bilico col filtro di chi si trova fra i venti e i trent’anni. Notti insonni per cuori incerti. La band che nasce all’inizio dell’estate del 2017, torna con il loro ultimo singolo “Preghiera della sera” , una ballad dall’attitudine rock.

“Sono qui, sono qui, sono qui, tu riposati
Ti leggerò, la preghiera della sera
Una canzone dal mare, un racconto dalla Luna
Una storia spaziale che ci porterà fortuna”

I BALTO si presentano a B&S

Nome del progetto e come è stato scelto:
Il nostro nome è Balto. Tre anni fa circa, quando abbiamo iniziato a mettere insieme le prime idee, avevamo partecipato ad un contest la cui vittoria comportava l’apertura ad un live dei Canova, in piazza del popolo a Cesena. A noi interessava suonare e farci le ossa, oltre al fatto che avevamo ascoltato il primo disco dei Canova e ci era piaciuto tantissimo. Abbiamo vinto il contest e non avevamo ancora un nome definitivo. Qualche settimana prima c’era stata però una data in provincia di Firenze, ci avevano coccolato con tortelli di patate ed un buon vino locale prima del concerto. Quel vino aveva simpaticamente un’etichetta che portava il nome Balto. La serata non era andata troppo bene ma ci siamo sentiti amati parecchio. Abbiamo scelto il nome che portava l’etichetta di quel vino, e così, il 9 giugno 2017 abbiamo fatto la prima data, in apertura ai Canova, con il nome Balto.

Anno di nascita del progetto:
In realtà sono parecchi anni che suoniamo insieme; il progetto Balto però nasce a giugno 2017, ed il primo EP “È tutto normale” è uscito proprio a Novembre di quell’anno, per Alka Record Label. Alle nostre prime cinque canzoni dobbiamo tanti concerti e tanti volti che abbiamo conosciuto in questi anni. Una forte spinta a fare quello che stiamo facendo deriva sicuramente da persone che ci hanno scovato, ci sono venute a prendere per mano e ci han dato tanta energia, hanno accolto la nostra prima musica e ci han voluto bene fin da subito.

Nuovo singolo pubblicato:
Preghiera della sera (26 giugno 2020). Per Pioggia Rossa Dischi e Schiuma Dischi.

Influenze musicali:
Sicuramente ci siamo formati con l’indierock inglese e americano, Arctic Monkeys, Franza Ferdinand, Strokes e così via. Una band che amiamo molto sono i Biffy Clyro, e sono (stati) gli Arcane Roots, sonorità più rock e più spinte. Ma amiamo anche gli Incubus e i Coldplay. Quindi sfumature diverse di mondi che si incrociano e che fanno parte da sempre del nostro background musicale. Poi ognuno di noi quattro è legato ad artisti diversi e a panorami totalmente differenti, da Vasco Brondi e il Management, a Tedua e Salmo, passando anche per la musica d’orchestra giapponese; Manolo (il chitarrista) compone anche colonne sonore.

Live che non dimenticherete mai:
Sicuramente la nostra prima data, 9.06.2017, in apertura ai Canova è stata fondamentale e bellissima. La piazza era piena di gente ed eravamo parecchio spaventati, ma allo stesso tempo consapevoli e pronti a quello che stava per accadere. Andò molto bene. Ad ogni modo il live, credo per tutti e 4, più emozionante è stato quello di Bologna insieme ai Cara Calma, al Mikasa. Sono venuti amici dalla Romagna, amici da Bologna e parecchia gente che non avevamo mai incontrato e che da quel momento sono diventati come dei fratelli. 200 persone paganti per noi è stato un mezzo miracolo. E poi i Cara Calma sono davvero i nostri fratelli maggiori. Ci hanno sempre dato tanta fiducia e siamo contenti di averli incontrati su un palco che per noi è stato davvero importante, quello della città di Bologna, città che ci ha ospitati per gli anni dell’università, delle sbronze, delle canzoni d’appartamento che poi sono diventate parte di questo primo disco.

Cosa fate quando non siete impegnati con il vostro progetto:
Noi siamo ancora tutti studenti, a parte Alberto (il batterista) che è un dottorando in Fisica. In realtà abbiamo sempre convissuto con la musica e lo studio, e soprattutto in questo periodo, che stiamo uscendo con le canzoni nuove e allo stesso tempo stiamo tutti per concludere gli studi, ci sentiamo parecchio pressati, ma anche in procinto di scoprire una libertà che fino a poche settimane fa sembrava impensabile. Abbiamo davvero bisogno di lasciarci andare, di lasciare andare le canzoni, far si che prendano il volo e corrano via lontane. Le abbiamo tenute dentro per quasi tre anni, le abbiamo vestite come volevamo, ora devono godersi la festa; se non noi Balto, almeno le canzoni che sono nate in questo tempo sicuramente meritano un po’ di tranquillità.

Cosa rende originale il vostro progetto:
Difficile dirlo. A primo impatto siamo una delle tante band che possono formarsi con due chitarre, basso e batteria. In realtà abbiamo solo cercato di scrivere un disco che per noi fosse tutto, un disco dove ogni canzone è “la nostra canzone preferita”. Certo, ascoltiamo tanta musica e abbiamo diversi riferimenti, ma nella scrittura abbiamo voluto dare un senso soltanto nostro a quello che stavamo facendo. Vogliamo ricordarci, nel bene e nel male, di questi anni che abbiamo vissuto insieme e di ogni momento di sacrificio e di spensieratezza che la scrittura di questo disco ha comportato, senza emulare nessuno, ma rispettando i grandi artisti che amiamo e che ci hanno formati. Se sarà originale magari ce lo diranno gli altri.

Progetti per il futuro:
Per quest’estate era previsto un tour. Speriamo di poterlo recuperare quanto prima e portare in giro le nostre canzoni. In fin dei conti è quello che davvero vogliamo fare e per cui stiamo lavorando da tempo. Forse quest’autunno o sicuramente nell’inverno a venire, col disco che sarà fuori davvero.