La musica di Fade racconta una storia di relazioni in continuo movimento tra pop, canzone d’autore, sperimentazione elettronica e vibrazioni di danza che ti portano in una multi-color, intensa, matura esperienza musicale.

FADE segue le orme del filone elettronico-cantautorale lanciato da “mostri sacri” come James Blake e Sohn, impreziosendo il tutto con un’attitudine del tutto personale al dancefloor che ricorda vagamente Caribou, Four Tet e tutto il filone elettronico made in UK degli ultimi anni.

In occasione del suo prossimo WHY US TOUR che toccherà città come Milano e Firenze, ed eventi quali Concerteeno a Montecchio Emilia e SEALED by Soundproof Festival a Benevento, abbiamo chiesto al producer Francesco Bruno di raccontarci 5 brani fondamentali , 5 brani che hanno contaminato il suo percorso artistico/musicale. Ne traspare la passione per artisti che hanno fatto grande la musica italiana,  i diversi sentimenti che può trasmettere l’elettronica, un’idolo di gioventù che, ammetto, in tanti abbiamo ascoltato.  Eccoli:

NATHAN FAKE – THE SKY WAS PINK

Amo questa traccia, amo Nathan Fake per la sua capacità di farmi vivere momenti “ascensionali”, di connessione con qualcos’altro. Un viaggio tridimensionale e colorato.

MARILYN MANSON – BORN AGAIN

La mia adolescenza è stata segnata da lui, da Marily Manson. Mi porto ancora dietro la sua rabbia ed ammiro l’attenzione che c’è in tutto quello che circonda la sua musica, i pensieri e le parole, i video e le immagini che la descrivono.

FRANCO BATTIATO – ERMENEUTICA

Se devo pensare ad un’artista italiano preferito, non mi viene in mente nessun’altro nome se non quello di Franco Battiato. Basta ascoltare la complessità di questa traccia, che ovviamente non è una delle più conosciute: ammiro Battiato per la sua capacita di muoversi tra “musiche”, da quelle più pop a quelle molto più elaborate e complesse.

VERDENA – SCI DESERTICO

Mi piacciono i Verdena, amo la loro capacità di reinventarsi ad ogni nuovo lavoro. In questa traccia  particolarmente mi piace molto il lavoro fatto sulla distorsione/compressione e sul missaggio.

RICHIE HAWTIN – THE TUNNEL

Uno degli artisti che mi ha maggiormente colpito sin dai primi contatti con il dancefloor, inevitabilmente intrisi di techno e minimal. Suoni ai quali oggi sono tuttora affezionato.