Arrivato al suo 13mo anno, il Watchout festival ritorna nella città di Viadana, sede del proprio battesimo. Il WOF, nato da un collettivo di musicisti locali (denominato successivamente La Bassa Records), che si rimboccò le mani per organizzare un evento che desse respiro alle realtà di musica originale, storicamente sempre presenti nell’underground nazionale ha contribuito, negli anni, grazie anche alle crew di Lunezia Audio e Container Studios, a dare visibilità e spazio in tutto il territorio a decine di artisti emergenti, non solo al fest stesso ma anche presso altre venues.

Nelle passate edizioni si sono alternati sul palcoscenico band nazionali ma anche artisti internazionali, provenienti da Regno Unito e Brasile. La rassegna quest’anno vanterà la partnership con La Rotonda Giardini – già luogo del recente Garden Fest – location ideale per lo sviluppo della manifestazione, che si terrà il 14 e 15 settembre. Due giorni di musica alternativa, per dare spazio sia a gruppi emergenti della bassa padana sia a realtà più affermate, provenienti dalle diverse scene dei centri urbani del Nord Italia. Quattro concerti al giorno spaziano da sound di tendenza (indie, elettronica, synth pop) fino a sonorità più classiche (rock, dub) tra i cui protagonisti spicca KAOS INDIA, band proveniente da quella Modena che negli ultimi anni ha visto sfornare diverse realtà underground. Instancabili a livello concertistico (nel 2017 hanno aperto anche ai Placebo), al WoF presenteranno una versione elettro-acustica del loro spettacolo alt-rock, impreziosendo gli arrangiamenti con beat di tendenza. Qui potete guardarvi  il nuovo singolo Half uscito a maggio per Universal. link: https://www.youtube.com/watch?v=XNH4x9BGpDU

I Kaos India, sono un gruppo indie-alternative rock nato nel 2012 nell’unico vecchio complesso di grattacieli costruito negli anni 70 a Modena. I primi anni sono un cocktail a base di feste, notti interminabili e tanto lavoro fatto al quarto piano di un decadente palazzo con vetrate sulle luci della città. Sono anni vissuti intensamente, con la speranza che quelle luci un giorno possano accendersi su di loro. Tra il 2012 ed il 2015 realizzano due EP ed un album totalmente autoprodotti, suonano tantissimo dal vivo percorrendo migliaia di chilometri e accettando ogni tipo di ingaggio, trovandosi a suonare nelle situazioni più varie e surreali. Nel 2017 qualcosa cambia nella produzione che li aiuta a perfezionare la propria identità di band e il sound che ne segue è autentico e personale ma universalmente riconoscibile come questa PLAYLIST realizzata in esclusiva per l’occasione e che include brani iconici di Oasis, Kings Of Leon, Artic Monkeys, FOALS e Mumford & Sons. Alzate il volume e godetevela!