In una calda serata Emiliana in cui a dir la verità risultava difficile sorseggiare un caldo tè verde abbinato a biscotti, abbiamo comunque, adagiati in totale relax sul divano dell’Ostello Quattro di Guastalla (locale estivo sorto tra i pioppeti e a pochi metri dalle rive del grande fiume Po), fatto due chiacchere amichevoli con Luca Righi aka LAGO$, dopo il suo coinvolgente e personale djset+live.

Luca il tuo progetto viene definito “music for sleeping spirits and screaming ghosts”. Esatto? Spiegaci meglio! e parlaci un attimo della tua ultima release Green Tea Biscuit Grooves.

Semplicemente è qualcosa che fa venire una voglia matta di ballare ma anche di rilassarsi. È un po’ tutto un controsenso. Gli spiriti non dormono mai e i fantasmi non urlano spesso. Green Tea Biscuit Grooves è uscito per Irma Records lo scorso Febbraio e dire di uscire su Irma al primo singolo non è male. Avevo roba da un po’ nel computer, l’ho fatta sentire in giro ed è piaciuta. Anche con le nuove tecnologie mi muovo sempre “alla vecchia”. Di fatto ad Umbi di Irma quel pezzo l’avevo fatto sentire su cd nel suo ufficio. Hahahaha! Oltre alla versione originale nella release ci sono tre remix: Mangoweeda (mattissimo amicone genovese, una sorta di fricchettone 2.0), Sauvage World (cervelli in fuga che allo stato attuale delle cose stanno esportando cosmic groove a Berlino) e il mitico Dj Rocca, una persona ed un musicista che stimo tantissimo.

Qui l’ascolto dell’intero EP

Il tuo set visto questa sera ha profonde radici… Boogie / Funk / Black Music Productions, un Groove che ci trasporta in un altra epoca. Come nasce questa passione? Forse proprio la volontà di rivivere e farci vivere periodi non vissuti.

No, semplicemente perchè mi piace. Credo che quel tipo di musica parli dritto al cuore, alle gambe ed allo stomaco contemporaneamente. Come forse non è più avvenuto nella storia della musica da dancefloor. Forse battere di più il tempo con il piede quando facciamo musica ed usare meno il cervello. Ah e poi i giri di basso. È un’epoca dove sono stati partoriti i giri di basso più fresh della storia.

Abbiamo avuto il piacere di ascoltare pezzi quali Kongas – Africanis (Gimme sone loving). Quali gli interpreti che secondo te hanno influenzato maggiormente la musica dei giorni nostri?

Ocio mi hai beccato i kongas. Il titolo era facile perchè in fin dei conti è una cover ma sei stato bravo a beccare questa chicchetta di afrokunk francese… Oddio ce ne sono troppi. Un esempio su tutti. Quest’anno ho divorato il disco di Jamie XX. Beh il primo singolo era praticamente la cover di un disco di Idris Muhammad. L’ho scoperto proprio grazie a dj Rocca che una notte in chat mi svelò l’arcano. Ma se proprio parliamo anche della magnifica storia d’amore tra Timmy Thomas e Drake che ha partorito Hotline Bling.

Quale il luogo ideale, la situazione perfetta per godere del tuo groove? E quale l’abbigliamento che meglio si lega a tale immaginario?

Mmmm. Situazione perfetta direi un bel party al tramonto. Partirei con qualcosa di soft e mano a mano che scende la sera mi sposterei su ritmi più serrati. Per quello che riguarda l’abbigliamento direi qualcosa di comodo e stiloso. Un bello stile beach street. Tipo sneaker, short e camicia con pattern balearic o tinta unita. Ma in generale vestiti che fanno sudare poco 😉

Parliamo nuovamente della tua esibizione che partita da ricercata selection di Vinili 7 pollici, 33/45 giri si è evoluta in una dimensione live. Scelta che ci è piaciuta molto. Un tappeto sonoro dove hai appoggiato diversi strumenti e una serie di personali sfumature. Come nasce tutto questo? come intervieni meccanicamente?

Allora il mio live set si compone di varie macchine. Il Roland Sp404 è il centro dell’esibizione. Lì dentro ci sono tutti i miei pezzi spezzettati loop per loop che lancio a seconda del mood della serata. Poi ho un electribe 2 per i rinforzi ritmici e dove dentro ci faccio finire un synth (adesso sto usando un microkorg xl) che mi passa per un delay sincronizzato coi bpm del pezzo. Quest’ultima parte mi serve per creare effetti stereo e suondscape. Ah il tutto mi va in un mixerino da dj a due canali che uso per miscelare le fonti sonore. Aldilà delle cose tecniche il mio live set nasce così perchè volevo suonare i pezzi senza avere una mela luminosa sul palco. Poi allo stato attuale delle cose potrebbe evolversi (con una band) oppure implodere (suono i miei pezzi all’interno del dj set da cdj). Sto anche pensando di cantare sopra qualche pezzo…

Cosa pensi di Interpreti del tuo genere quale Cash che ha suonato con te all’Ostello Quattro, e di personaggi icona di questo vostro mondo quale il “Maestro” dj Rocca?

Io toglierei la parola del mio genere perchè loro giocano proprio in un altro campionato. Hanno una tale cultura musicale che è impossibile salire al loro livello. Miti totali.

Ti saluto con dei complimenti! Il tuo background non è da tutti o perlomeno di chi ha la tua età! A proposito quanti anni hai? Ahahahah

Troppi per sembrare così giovane! Hahahahahah! Grazie mille e a presto!!!

(Il divano, LAGO$ e CASH)