Seguiamo Tom McFarland e Josh Lloyd-Watson fin dagli esordi col debut album omonimo JUNGLE e dal loro primo show italiano al Club2Club di Torino che ci aveva visto lungo invitandoli all’edizione 2014 con un esibizione che lasciò a bocca aperta un pubblico che ancora non li conosceva a fondo. Da allora il duo che preferisce definirsi semplicemente T e J, affiancato da un collettivo di musicisti, di strada ne ha fatta davvero tanta “marchiando” un sound unico nel panorama internazionale, catalogato “neo soul” ma, in realtà, contaminato da innumerevoli sfumature funk midtempo, psicadeliche e disco che affondano le radici nello stile anni settanta,  realizzando ad oggi quattro album di cui l’ultimo Volcano portato in tour in Italia (D’Alessandro&Galli) per un’unica data, il 2 novembre scorso, all’Alcatraz di Milano.

Dopo un opening act affidato alle sapienti mani e voce del one man band / producer LA PRIEST (segnatevi il nome se ancora non lo conoscete), cala letteralmente il sapario sul main stage dell’Alcatraz e sotto una scritta gigante luminosa che capeggia JUNGLE, Il collettivo di sei elementi parte fortissimo con un filotto di brani “Us against The world”, “Candle Flame”, “Dominoes” estratti dall’ultimo clamoroso album, pronti a far vibrare da subito il pubblico italiano con la loro miscela unica di funk e soul, con un tocco si pop ma sempre raffinato.

Le track, ben 22 in scaletta, scorrono veloci spesso unite fra loro a ricreare un set totalmente ballabile. Con il loro stile inconfondibile e una performance energica, valorizzata dai recenti featuring di spessore tra cui Channel Tres che compare sotto forma di ologramma per cantare “I’ve been in love” e Roots Manuva in “You Ain’t no celebrity”, la band mette in chiaro che siamo di fronte ad una serata indimenticabile che ci fa emozionare prima sulle note di “Fire” e “What d’you Know about me” estratte da terzo disco Loving in stereo, sciogliere sul trittico “Time”, “Happy man” e “Casio” e scatenare definitivamente sui tappeti elettronici di “Holding on” e sulle percussioni tropicali di “Good Times” , unitamente al cantato di Lydia Kitto che gli dona quel tocco graffiante e sensuale. L’encore è da cuori forti grazie a “Keep Moving” e “Busy Earnin'”, canzoni che hanno reso celebri i JUNGLE che ci salutano omaggiando Walter Murphy e la sua “A fifth of Beethoven”.

Testo di Marco Maestrini, foto di Marco Iemmi

SET LIST

Us Against the World
Candle Flame
Dominoes
The Heat
Heavy, California
Beat 54
Problemz
I’ve Been in Love
Back on 74
Fire
What D’You Know About Me
Time
Happy Man
Casio
You Ain’t No Celebrity
Coming Back
Don’t Play
All of the Time
Holding On
GOOD TIMES

Encore:
Keep Moving
Busy Earnin’