Where Do We Go? è il nuovo doppio singolo firmato Nobody Cried For Dinosaurs che segna il ritorno sulla scena del collettivo milanese, a quattro anni dall’ultima release. Un’accoppiata di pezzi – ispirati dal tour giapponese di fine 2016 – che affrontano la tematica del viaggio (ripresa anche dalla copertina in pixel art realizzata dall’artista saudita Khaled Pixel) come strumento per conoscere se stessi e gli altri, raccontando due momenti diversi della stessa storia.
Where Do We Go? è un pezzo indie-rock energetico in cui convivono sia l’anima pop sia la ricerca e la sperimentazione che caratterizza le nuove produzioni della band. Where Did You Go? è un delicato reprise del tema melodico ma in chiave vapor-wave con la partecipazione di Pietro Selvini dei Tropea al sax.

“Abbiamo deciso invece che citare influenze “dall’alto”, di parlare di quello che abbiamo imparato e assorbito da amici e colleghi con cui abbiamo avuto varie forme di scambio negli anni. Abbiamo fatto una selezione di progetti italiani che come noi fanno (quasi tutti) musica in inglese, perché la nostra crescita musicale è avvenuta molto anche grazie al confronto con queste band che continuano ad alzare da anni “l’asticella” sempre un po’ più in alto e ci spingono a cercare di fare meglio come musicisti e come creativi in generale.”

Abbiamo chiesto ai NCFD di scegliere 5 pezzi che fossero in grado di racchiudere l’essenza di uno dei collettivi più attivi della scena indie milanese. Ecco com’è andata.

Wish You The Best – Flamingo
Flamingo
è il progetto con cui abbiamo la più forte e duratura commistione creativa e umana. Lavinia Siardi la front-woman è la musicista con cui abbiamo collaborato di più in assoluto, abbiamo suonato in più occasioni sui rispettivi dischi e fatto insieme tour sia in Italia che all’estero. Ci scambiamo consigli e supporto nello sviluppare i nostri progetti da quasi dieci anni.  Giacomo Carlone il batterista di Lavinia ha prodotto sia il loro disco che tutta le nostre nuove release, a partire dai due pezzi usciti venerdì scorso.

“Mother” è uno dei nostri pezzi preferiti di “Komorebi”, il loro nuovo disco, bellissimo e molto potente. Uno degli aspetti (evidente anche in questo pezzo) che più ammiriamo di Flamingo e che cerchiamo di prendere ad esempio è l’andare “all in” con tutta l’intensità e la convinzione possibile senza badare eccessivamente ai trend di mercato. Un modo di vivere la creatività spontanea e personale che per una ragione o per l’altra non sempre si riesce a perseguire a cuor leggero.
Which One – Tropea
Con i Tropea abbiamo un rapporto molto stretto, condividiamo Claudio, il nostro/loro batterista e siamo compagni di sala da un po’ più di un anno, da quando abbiamo deciso di spostarci dallo storico complesso di sale di Via Lombroso per avvicinarci un po’ più “a casa”. Sono dei musicisti incredibili e meritatamente fra le band più in vista nella nostra scena, la Scena Di Pt. Venezia. Da che siamo venuti in contatto sono stati un costante sprone a migliorare sia tecnicamente che a livello di songwriting. “Which One” è l’unico pezzo in cui fanno uso del Sax di cui Pietro, il cantante, è un maestro. Abbiamo avuto la fortuna di poter ospitare Pietro in studio per registrare l’assolo di sax di Where Did You Go? ed è stato stupendo vederlo all’opera.

Tapis Roulant – AltrediB
Le Altre di B per noi sono una costante rassicurazione, è una band che stimiamo molto e alla quale guardiamo periodicamente per farci forza quando mettiamo in dubbio i risultati che abbiamo ottenuto nella nostra “carriera”, specie sul fronte italiano. Sono un esempio di “duri e puri” della scena, non sono mai scesi a compromessi, macinando dischi e tour, specie fuori dall’Italia, fino a guadagnarsi un posto chiave all’interno del panorama delle band italiane esportate all’estero. Questo pezzo dal loro ultimo disco è uno dei nostri preferiti, un pugno in corsa sia su disco che live. Ci hanno aiutato a conservare fiducia nella scelta della lingua inglese quando in Italia sembrava non esserci posto per progetti anglofoni.

Bubble-Gun – Aquarama
Gli Aquarama sono un’altra band di draghi della tecnica. Siamo in contatto da qualche anno dopo che ci siamo incontrati-rincontrati in varie occasioni del tutto fortnuite fra Milano e la toscana. Prima dell’uscita delle rispettive nuove pubblicazioni ci eravamo scambiati un po’ di materiale in anteprima ed era stato molto simolante. Bubble-Gun il singolo del loro nuovo disco è l’espressione perfetta della loro “formula” con cui danno vita a un pop super efficace ma per nulla scontato. Ci sentiamo accomunati dalla grande cura per la stratificazione, l’incastro e l’arrangiamento di molte parti strumentali, di cui loro sono maestri. È un modo di concepire la produzione a cui ci sentiamo molto vicini e che anche da ascoltatori godiamo parecchio.

Mostri – Ginevra
La prima volta che abbiamo sentito Ginevra dal vivo era in occasione di una serata in cui tutta la line-up era formata da artisti della Scena di Pt. Venezia ovvero della sala prove di Viale Majno, quindi ci conoscevamo già di vista ma non ci era mai capitato di vederla esibirsi dal vivo, siamo rimasti ipnotizzati. Ginevra ha una voce assolutamente unica, delicatissima, un modo di cantare super espressivo che rapisce. Da lì abbiamo seguito con costanza il suo percorso compresa la recente svolta all’Italiano. In occasione del remix contest indetto da lei e Asian Fake per l’uscita del suo ultimo singolo Mostri, il nostro Iulian (anche producer sotto il moniker di Toska) ne ha prodotto un re-edit molto suggestivo che ha vinto il contest. Se non l’avete ancora fatto dovete sentirlo. Ginevra è la dimostrazione che si può fare musica in italiano anche staccandosi dalla tradizione “all’italiana”. Bravissima.
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