Che la musica dei Deleted Soul sia fatta per viaggiare ve lo avevamo già fatto scoprire qui quello che non vi avevamo ancora detto è che è composta da chi di km non ha mai avuto paura di percorrerne. Deleted Soul è prima di tutto un collettivo composto da musicisti che vivono in ogni parte del mondo, da Milano all’Oregon, da Brighton al Giappone passando per la Toscana. Nati da un’idea di Tuzzy, storico produttore di dub music e fondatore di Elastica Records, dopo i primi esperimenti sonori condivisi con Tashi, il collettivo si è aperto presto ad importanti collaborazioni e arricchito con nuovi componenti. Ed è così che in OBLIVION, fuori domani per Elastica Records ma che potete ascoltare già oggi in anteprima su B&S, troviamo fianco a fianco nella realizzazione: Mario Tucci, autore dei testi, Pier Paolo Polcari (produttore degli Almamegretta) alle tastiere, Maya Williams (giovane cantante e regista cinematografica) la cui voce si aggiunge a quella di Marco Zampoli (voce e chitarra dei Flame Parade), Donald Renda (batterista di grande esperienza maturata in anni di produzioni per Bugo, Annalisa, Noemi e Francesco Michielin), Riccardo Onori (storica chitarra di Jovanotti) e Andrea Torresani (bassista di Vasco Rossi).

Se per il primo disco Lucid Vision, uscito nel 2018, la strada percorsa era quella della composizione e distanza per il secondo lavoro il collettivo si ritrova a comporre e registrare in uno studio ricavato da una grotta medievale nelle segrete di un casolare immerso nelle campagne del Chianti. Qui il sound e la ricerca dei Deleted Soul evolvono ulteriormente, portando a nuove canzoni caratterizzate da ambientazioni morbide e melanconiche e andamenti dub poggiati su arrangiamenti provenienti dalla house music. A unire i brani anche le tematiche dei testi, orientati tutti sul rapporto tra uomo e natura.

“Oblivion è un viaggio dentro se stessi, in cui la sospensione spazio-temporale non è solo il fil rouge che fa da protagonista alla narrazione del flusso interiore che domina le singole opere, ma diventa il motore essenziale che spinge autori ed ascoltatori a compiere un percorso in cui guida e guidato sono allo stesso livello, tanto da diventare nota dopo nota, parola dopo parola, una cosa sola.”

Foto @ Tommaso Scala