La ricchezza e la variabilità dei colori dell’aurora compaiono spesso nella letteratura e nella pittura del passato ed oggi, nel contemporaneo, grazie alla giovane dea norvegese Aurora Aksnes, anche nella musica.
Chi dei presenti si sarebbe mai aspettato un simile impatto scenico? AURORA, in quel suo abito pesca-arancione, è di nome e di fatto l’apparizione della luce rosea e purpurea nel cielo poco prima del sorgere del Sole e gli scatti che seguono raccontano la performance sorprendente andata in scena al Locomotiv Club di Bologna.

 

(clicca sulle immagini per ingrandire e scorrere la gallery intera) Ph. Marco Iemmi

La 22enne più promettente dello scenario art-pop scandinavo, è capace di entusiasmare il pubblico catturandolo  con un live in crescendo di emozioni e di ritmo, a tratti potente quanto non ci si immaginerebbe da un animo cosi dolce ed esile e divertente nelle pause tra una canzone e l’altra in cui la stessa Aurora dialoga con i fan delle prime file e non solo. Lo show mette in risalto l’estensione vocale sorprendente della cantautrice che le permette di aleggiare tra le hit più celebri del suo giovane repertorio. Non sono mancati in setlist, dal suo recente secondo album i singoli Forgotten Love e Queendom e dal debut album le track Runaway e Running whit the wolves che ha chiuso il live prima di un encore, commuovente,  dedicato a tutti noi, a chi lotta ogni giorno con le difficoltà della vita, con se stesso, con la solitudine.