Con l’arrivo del caldo e delle belle giornate di sole, è arrivato anche il fatidico momento in cui bisogna scegliere quali canzoni mettere in valigia, proprio lì, insieme ai bermuda e alle camicie a fiori. E perché non “Crazy”, nuovo e quarto singolo dei The Tangram, band della scuderia di Radar label & mgmt? Si tratta di una canzone languida, dall’animo microwave soul, perfetta per gli oziosi pomeriggi d’estate… o per i post serate alcoliche.

In attesa dell’uscita del loro album, con un tour estivo annunciato oggi – che parte da Pagani il 24/06 per arrivare a Roma passando tra le varie date da Torino e Milano – abbiamo intervistato i The Tangram per farci raccontare qualche retroscena inedito dietro la realizzazione del videoclip di “Crazy” oltre a qualche curiosità sul loro progetto musicale.

Com’è cominciato il vostro percorso insieme?
Per caso, eravamo a suonare con due band differenti, ci siamo conosciuti e abbiamo deciso di jammare qualcosa. Abbiamo capito che c’era del feeling tra noi, così abbiamo continuato.

Lavorate molto sui testi o vi concentrate di più sulla qualità della musica?
Lavoriamo molto su entrambi, talvolta prima sulla musica, altre volte c’è un testo che aspetta di essere musicato.

Una musica “d’evasione”, un insieme naturale di sensazioni e feeling che conducono altrove. C’è la mania di classificare sempre i generi musicali: voi come vi definireste?
Musica d’evasione è una bella definizione, anche se la nostra musica oltre ad essere evasiva è anche introspettiva. Perciò musica d’introspezione ed evasione vanno bene come definizioni.

L’Italia è il paese dei paragoni per eccellenza. Eppure il vostro sound, che vi rende così internazionali, non è facilmente paragonabile ad altre band italiane. Il sogno è quello di sfondare all’estero?
Il sogno è quello di proporre qualcosa di diverso anche in Italia oltre che all’estero ma certamente la “Terra” è un luogo abbastanza grande per permetterci di suonare ovunque.

Il vostro nuovo singolo “Crazy” è al tempo stesso rassicurante e sinistro. Qual è il filo comune che lo lega ai vostri precedenti singoli (Awesome, Why e Magical)?
Tutti i singoli parlano di rapporti umani, sembra una cosa scontata ma in realtà è tutto ciò di cui è fatta la nostra vita e se ne potrebbe parlare all’infinito. Nei rapporti di coppia e familiari, con amici o nemici. Questo è il fil rouge.

Impossibile non notare una grande attenzione ai dettagli nei vostri videoclip. Quello di “Crazy” sembra una scena del crimine a cielo aperto, è davvero ipnotico: c’è qualche curiosità del ‘dietro le quinte’ che volete svelarci?
Questo è stato in assoluto il video più semplice da girare, dove semplice è un concetto relativo, l’idea pensata e realizzata da Claudia Ferrara “Noia Vintage” e Francesco Fatale, insieme alla fotografia di Diego Mercadante, era di realizzare un video che assomigliasse ad un quadro, ad una scena grottesca e pensiamo di esserci riusciti. La maggior parte del lavoro non è stato il sistemare la scenografia e capire (al buio prima dell’alba) come e dove sistemare tutti gli oggetti significativi. Dovevate vederci vagare con accendini e piccole torce ancora assonnati! Per fortuna il giorno prima eravamo andati a lasciare dei segni sul terreno per ritrovare le posizioni perfetta. Alla fine è andato tutto liscio.

Qual è il vostro “palco” e il vostro “pubblico” ideale per una serata live?
Il nostro pubblico è più importante del nostro palco, perché un palco è un luogo, il pubblico è tutto il resto. Il pubblico ideale potrebbe essere quello dei fan che ti seguono, ma sarebbe ancora più interessante avere a che fare con quello che non ti conosce, per vedere come reagisce.

Che cos’altro dobbiamo aspettarci da voi in attesa del vostro album?
Qualcosa bolle in pentola. Vi teniamo aggiornati.
Grazie per questa bella intervista!

Il tour è forse la sorpresa che aspettavamo.. qui sotto il calendario completo.
Artwork @ Dottor Pira