“Ci sono canzoni che sono come oggetti ingombranti, che devi lasciar andare per far posto a quelli nuovi. Che lasci su un marciapiede e attendi che facciano il loro corso. Con attaccato un cartello con su scritto AMSA”

Cosi Saffelli – cantante e autore milanese, uno di quei personaggi che secondo Scerbanenco ammazzano il sabato – descrive il suo nuovo singolo AMSA uscito l’11 maggio per Pluggers.

Una fervida mente visiva che questa volta ci racconta gite suburbane notturne, amori riciclati, parole di plastica e film di Woody Allen proiettati in una discarica di Milano. Saffelli contamina di ironia, abile black humor e nuovi scenari i canoni della generazione it-pop.

Milanese da sempre, Milano è una città che lo affascina, per le sue dinamiche e narrazioni, Saffelli all’attivo vanta una manciata di singoli: A marzo 2018 Thè, prima ancora Corso Indipendenza, una serie di immagini composte sopra una melodia spensierata e da immaginare composta intorno a una casa di ringhiera, a dei ragazzi che iniziano a muoversi nel mondo dei grandi, e continuano a sentirsi adolescenti quando in realtà sono già adulti. Segue poi Verve, feat. I Miei Migliori Complimenti, un singolo più diretto, un discorso sui rapporti interpersonali e sulle loro sfumature attraverso il doppio punto di vista del nostro carattere e del senso comune finito nella Viral 50 di Spotify, come Bagni Italia, la canzone di fine estate, malinconica come qualsiasi ritorno, ma lucida come qualsiasi ricordo.

Per il 2018 aveva dichiarato di aver pronte un bel po’ di canzoni da farci ascoltare. Aveva ragione e ce ne siamo accorgendo. D’altronde il suo obbiettivo dichiarato è quello di scrivere il pezzo che lo faccia vivere di rendita per il resto della sua vita.

Per il 2019, spera che l’olio di palma, Kim Jong-un o le scie chimiche, non spengano il pianeta.

E per oggi non poteva mancare il suo personalissimo #GimmeFive. Eccolo.

I cani – Le coppie
Penso sia l’Albachiara dell’indie italiano. Il primo disco de I cani mi ha influenzato più dell’aria che entra dal finestrino coi capelli bagnati. Un disco italiano così recente (2011), ancora oggi così all’avanguardia, fatico a trovarlo.

Oasis – Wonderwall
I fratelli Gallagher, dopo i Beatles, penso siano stati i primi veri influncer del panorama musicale mondiale. Sono l’esempio perfetto di musica pop, riff e melodie che ti entrano in testa al primo ascolto, ma con un attitudine fottutamente punk. Fighissimi. Ah Wonderwall è stata la prima canzone che ho imparato a suonare con la chitarra.

Kanye West – Champion
Stronger è il disco che tra i miei 18-20 anni, ho ascoltato più di tutti. Ho sempre ascoltato tanto rap, e tanto pop. Ecco Kanye West secondo me in questo disco ha trovato il connubio perfetto tra le due cose. Se dovessi descriverlo in una parola direi FRESCO.

De gregori – La leva calcistica della classe ’68
Una canzone che racchiude perfettamente due mie grandi passioni, la musica e il calcio. Questa canzone è ciò che secondo me avvicina di più la poesia alla musica, ed è in grado di schiacciare il tasto rewind nella mia testa, e riportarmi ai tempi delle cassette in macchina con mio padre. ”E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai di giocatori tristi che non hanno vinto mai”, mi diverte pensare che questo verso De gregori l’abbia scritto pensando a Zanetti pre-calciopoli.
p.s. Inter merda

Morgan – Altrove
Un pezzo folle, in tutti i sensi. Dalla musicalità al testo. Ma terribilmente pop. Una delle canzoni italiane più belle di sempre a mio modestissimo parere.