Ha preso il via ieri a a Zou (Zapap Officine Urbane) a Bologna Gusto Nudo Festival – biennale conviviale e lo ritroviamo sempre a Zou  a dalle 19.00 (così come il 10 e il 17 giugno) al Locomotiv Club. Figlio della storica fiera dei vignaioli eretici nata 14 anni fa, il Festival (nato dal 2017 grazie all’APS Di Rabarbaro in Frasca), giunge alla sua terza edizione sempre in collaborazione con Di rabarbaro in Frasca a cui quest’anno si aggiunge “ZOU (Zapap Officine Urbane). “La pazienza è ritmo, l’attesa è resistenza” è il leitmotiv di questa edizione (interpretato nell’illustrazione in copertina dall’artista Elena Guidolin). Tema nato in un’epoca in cui dentro, attorno e attraverso il tempo ci si sta confrontando più che mai, riconoscendo nell’attesa qualcosa di prezioso, da contrapporre alla crescita imperante che la società contemporanea richiede. E’ su questo ritmo cadenzato dalle giuste pause che Gusto Nudo si propone in più giornate realizzando più appuntamenti.

ZOU ha in serbo una specifica proposta culinaria: le Zourmet, un cibo fresco, locale, divertente. Un impasto super leggero. Tanti colori per rallegrare anche gli occhi. La Zourmet è una pizza spicciata, super lievitata, condita con soli ingredienti del territorio, per portare l’Appennino in città, con i suoi odori, profumi e sapori. Contestualmente al Mercato Contadino, Gusto Nudo propone “Versami da Suonare”, progetto di residenza musicale in collaborazione con Django Dischi e Radar Concerti all’interno di aziende vitivinicole. Nato nel 2019 da un’idea di DiRF “Versami da Suonare” coinvolge etichette discografiche, musicisti e viticoltori per la produzione di nuove composizioni musicali al suono di natura. L’artista ospite delle aziende vitivinicole, dopo aver lavorato tra aprile e maggio alla produzione di nuovi brani, suonerà e racconterà affiancato dai vignaioli e dalle vignaiole, negli spazi del Locomotiv Club, la sua esperienza a Gusto Nudo Festival in tre serate diverse con degustazione.
Ecco il programma:
il 5 giugno Junior V (Django Concerti) e La Calcinara (Conero – Ancona)
il 10 giugno: Giungla (Radar Concerti) e Cascina Barbàn (Val Borbera – Alessandria)
il 17 giugno: Tony Clepton @ Casa Vallona (Monte San Pietro – Bologna).

Prenotazioni per ingresso al Mercato Contadino di Gusto Nudo Festival:
Zou – Zapap Officine Urbane: 051 041 6357 e tramite DICE per “Versami da suonare” sarà a breve possibile prenotare tramite Dice.

Versami da suonare guarda al mondo del vino e a quello della musica come un’armonica contaminazione culturale; un equilibrio tra profumo, gusto e suono. Per valorizzare questo connubio abbiamo chiesto a due dei musicisti e ad Antonia di Gusto Nudo di raccontarci la loro esperienza traducendola in canzoni, buon ascolto e buona degustazione.

Junior V (i nomi Paolo, Alessandro ed Eleonora sono i vignaioli della cantina La calcinara del Conero, cantina in cui Junior ha fatto la sua residenza artistica per Versami da Suonare, uno degli appuntamenti di Gusto nudo Festival):

Ben Harper – With My Own Two Hands
È stato il primo brano che ho suonato con Paolo. Io alla chitarra acustica e Paolo al suo Hammond collegato alla cassa Leslie.
Non ne avevo mai sentito uno dal vivo! Siamo entrambi fan di Ben Harper ed è stato stupendo suonare questo brano insieme.

Radiohead – High and Dry
A pranzo, il giorno successivo, Paolo e Alessandro mi raccontavano di un concerto storico dei Radiohead al quale eravamo andati insieme. Ho riso tantissimo per gli aneddoti che ricordano quel concerto.

Niccoló Fabi – Il Giardiniere
Questo brano rappresenta l’amore di Paolo ed Eleonora nei confronti della Terra. Fare buona musica è come fare un buon vino: c’è bisogno di tanto sacrificio e tanta passione. “Tu sei la gioia e io sono il gioielliere”; la terra è la gioia, la dedizione e la cura della terra ti permettono di diventare gioielliere di un tuo prodotto. Amo tantissimo questa canzone.

Tony Clepton (ospite dell’azienda Casa Vallona di Chiara Battistini a
Monte San Pietro in provincia di Bologna):

Karen Dalton – Katie Cruel
In primis scelgo Katie Cruel di Karen Dalton, donna controcorrente in tempi particolarmente ostici, perché riesco a sentire
nel brano quella semplicità espositiva e quel conflitto col setting urbano-sociale, con la sua inorganicità, col giudizio della gente sul collo. Nel brano in questione si sentono anche alcuni suoni domestici come il telefono, che mi hanno sempre lasciato immaginare il luogo ed il momento della registrazione al di là della sua “professionalità” realizzativa.

Feist – Caught a Long Wind
Subito dopo un po’ di luce con Feist, Caught a Long Wind è un po’ la rinascita, la riscoperta di se nel posto giusto o forse meglio dire la prospettiva giusta.

Rage Against The Machines – Bullet on Parade
Infine visto che sono stati giorni di intense chiacchierate sulla politica, sul fare, sulla quindi compartecipazione sociale non passiva voglio proporre i Rage Against Mhe Machines con Bulls on Parade per chiudere.

Antonia Peressoni di Gusto Nudo:

Norah Jones – Sunrise
Il vino è gioia ma è anche tempo cadenzato come le ore che si susseguono in una giornata. Poi questo brano mi fa pensare a quel sorriso che spesso ritrovo negli occhi di molti vignaioli quando parlano delle loro vigne e dei loro vini.

Massive Attack – Inertia Creeps 
I Massive Attack negli anni 90 insieme a Tricky e ai Portishead fecero nascere il trip pop, un nuovo modo di rapportarsi ad un’elettronica down tempo, miscelata al jazz, al soul una contaminazione dettata dalla voglia di scoprire ma anche riscoprire…esattamente come certi vini e come il lavoro che alcuni vignaioli provano tanto in vigna quanto in cantina. La scoperta bellissima della biodiversità.

Dardust – Invisibile agli occhi
Il suono del pianoforte e degli archi che si fondono con l’elettronica mi da la sensazione di tutti quegli elementi naturali che anch’essi si fondono in quello che poi sarà il liquido odoroso. Elementi invisibili agli occhi ma che poi saranno percepiti anche emotivamente così come la musica.