Magnetica. In una sola parola c’è racchiusa la grandezza di quest’artista dalle spiccate doti vocali e dalla personalità che cattura. La platea (sold-out) nel cortile dei Chiostri di San Pietro, in occasione di una delle ultime date del Festival Mundus 2023 – rassegna curata da ATER Fondazione in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e le amministrazioni comunali di Reggio Emilia – non ha potuto far altro che ammirare a bocca aperta Marley Munroe, in arte Lady BlackBird, portare in scena in un crescendo di emozioni e di ritmo, in apertura il brano intriso di passione “BlackBird” omaggio a Nina Simone, poi singoli quali “Baby i just don’t” e “Woman” punte di diamante del suo acclamato album “Black Acid Soul” prodotto da Chris Seefriede sul palco con lei come chitarrista insieme al pianista Kenneth Crouch e a Jonathan Flaugher al basso. La cantante americana ci regala un piccolo capolavoro attingendo a diverse influenze jazz-soul-black, che pur brillando di luce propria, sia nella presenza scenica che nel cantato ci riportano alla mente grandi artiste quali Tina Turner, Chaka Khan e Whitney Houston. Riviviamo questo “Spettacolo” attrasverso gli scatti fotografici di Marco Iemmi.

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