I fan più affezionati di Malika Ayane lo sanno bene: il teatro è il luogo che maggiormente le appartiene, che nel corso degli anni l’ha vista esibirsi in concerti e musical, e dentro cui si è anche formata prima di intraprendere l’avventura discografica con la Sugar. Ma in occasione dell’uscita del suo quinto album “Domino”, e per festeggiare i primi dieci anni di carriera, Malika ha deciso di portare la sua musica nei club di tutta Italia, e permettere ai fan più scatenati, che si sentono un po’ insofferenti a rimanere seduti e composti, di saltare e cantare a squarciagola insieme a lei.

“Non sapete da quanto tempo volevo fare una cosa del genere” esordisce sul palco dell’Estragon di Bologna, in total black e tastiera in mano, accompagnata esclusivamente dagli UR, Nico Lippolis alla batteria e Jacopo Bertacco alla chitarra. Una scenografia minimal ma di impatto, luci intermittenti sparate in faccia e tanta curiosità per questo nuovo show.

Si parte con “Nodi”, prima traccia di “Domino” e Malika è davvero felice, glielo si legge negli occhi e nei continui sorrisi che regala al pubblico, caloroso come non mai e pronto a sommergerla di applausi e complimenti. Il live è totalmente diverso rispetto a quelli teatrali, è un’esplosione di synth-rock che distorce gli attacchi di ogni canzone e regala versioni inedite, sperimentali e tutte da scoprire, ed è lei stessa a incitare i fan a lasciarsi andare, ballando e cantando. I pezzi nuovi si mescolano ai grandi successi come “Ricomincio da qui”, “Senza fare sul serio”, “Come foglie” e l’immancabile “Feeling Better”; Malika ruggisce e graffia, ma concede anche momenti di estrema dolcezza come in “Adesso e qui (Nostalgico presente)”.

Tra il pubblico c’è un fan in procinto di sposarsi e lei, dopo averlo punzecchiato con un “ci vuole un bel coraggio a sposarsi di questi tempi”, gli offre una birra e si congratula. Un’atmosfera friendly, che scalda il cuore ed emoziona fino a far diventare gli occhi lucidi.

Eleganza, semplicità, potenza vocale: questo mix è la grande forza di Malika, che album dopo album continua a dimostrare una crescente maturità e nei live a incantare, rimanendo una certezza per i fan che la ascoltano rapiti dalla sua voce e colpiti da quella leggera timidezza che si scorge da sempre nelle movenze e nel modo di parlare, come se stesse camminando su una lastra di ghiaccio con la paura che da un momento all’altro si spezzi, e allora quasi sussurra, per non rompere l’incantesimo.