Songwriter queer folk-rock, Francesca Morello, in arte R.Y.F., si mette a nudo con il suo secondo album, Shameful Tomboy, uscito per l’etichetta Dio Drone. R.Y.F. – acronimo di Restless Yellow Flowers – fa tutto da sola, dividendosi fra canto brutale/intimista e chitarre sia elettriche sia acustiche. R.Y.F. si guarda dentro e non rinuncia a prendere posizione su argomenti importanti, sempre più importanti. Dopo il vero e proprio esordio da solista Love Songs For Freaks & Dead Souls del 2016, dedicato a tutti i “diversi” là fuori, Shameful Tomboy è il suo lavoro più personale, registrato interamente in analogico con strumenti ed effetti vintage e improntato a un mix minimale, dal sound scuro eppure caldo, al contempo ruvido e melodico, di neofolk, sadcore, doom rock e punk blues, riallacciandosi a un background che affonda le radici negli anni 90, da PJ Harvey ai Nirvana, dagli Smashing Pumpkins ai Tool.

Ora è il momento di ascoltare il disco e di non perdersi uno degli show dal vivo di Francesca. Il tour, partito dal Krakatoa Fest di Bologna, farà tappa oggi Venerdi 29/11 a Reggio Emilia – Ghirba biosteria della Gabella e domani 30/11 a Verona – Associazione Interzona & SDV.

Come suggerisce l’artwork del disco, è sulla sua pelle che sono impressi i dieci nuovi brani che fanno parte di Shameful Tomboy, da lei scritti e suonati nel corso degli ultimi due anni e che qui ci racconta, con personale e sincera intimità, traccia dopo traccia.

Lucifer

È nata pensando al lavoro continuo di ricerca che fa la mia ragazza, Stefania Pedretti, soprattutto per il suo progetto in solo ?Alos. È una sorta di tributo a lei e a tutto quello che mi ha insegnato, la considero una delle mie più grandi maestre e un esempio da seguire in quanto a coraggio e perseveranza nell’inseguire la felicità e i propri sogni. È una canzone che parla di luce e ombra, di come una non escluda l’altra, anzi proporzionalmente la presenza di tantissima luce crea una oscurità più intensa, e di come tutto sia bilanciato. Ecco, questa cosa si può applicare a tutto, anche alle persone. Chi non riesce ad affidarsi anche alla parte più oscura che ognuno di noi ha dentro, non riuscirà mai a emanare luce. È una metafora del processo di autodeterminazione che ognuno di noi dovrebbe compiere. Abbattere i pregiudizi, combattere le ingiustizie, ribellarsi alle prigioni. Non c’è niente di satanico nel titolo: Lucifero, portatore di luce (conoscenza), fu il primo a ribellarsi alle regole tiranniche del dio creatore per liberare l’uomo dalla schiavitù.

 

Queer Riot

È il mio manifesto queer per chiunque si senta non ascoltato, non considerato, mortificato e calpestato dal mondo eteronormato e patriarcale. È per questo che chiedo alla dea madre (madre natura) di darci la forza per riuscire a combattere le ingiustizie e a mantenere vivo il nostro pianeta in pace e armonia con essa.

 

Raised To Kill

We were raise to kill all we have inside”, ovvero siamo stati cresciuti per uccidere tutto quello che abbiamo dentro: è una cosa che penso veramente. Penso che ci vogliano più morti che vivi perché, se uccidiamo quello che abbiamo dentro, si vive per inerzia. Quando i sentimenti vengono minimizzati e nessuno li considera è come vivere da zombie. Mi sono sentita circondata da zombie per tantissimi anni nella mia adolescenza in Veneto.

 

Always Late

Tanti sbagli ma alla fine riuscire a capire dagli errori che si commettono. Constatare che effettivamente si è bloccati sentimentalmente, motivo per il quale si commetto gli errori. Cercare di reagire e di rimediare e accorgersi che, nonostante l’impegno, le tempistiche sono sempre quelle sbagliate. È brutale.

 

1st Times

Un elenco di “prime volte” come breve storia della scoperta dell’essere “altr*”. Fare finta di niente per riuscire a sopravvivere, oltrepassando la disperazione e arrivando alla rivincita e alla riappropriazione di tutto quello che prima sembrava sbagliato.

 

Silence Makes Noise

Quanto può essere assordante il silenzio? Può essere devastante. Tutto il “non detto” ti spacca le orecchie e ti entra nella testa e come un morbo ti risucchia ogni forza vitale o pensiero sano.

 

Valley Of Tears Invading My Mind

“La valle di lacrime” è il posto dove sono nata, non lo posso descrivere in altro modo. Felice di essermene andata, ma ogni tanto ritorna con aria malinconica e un turbine di inquietudine. Lo combatto con la musica.

 

Take My Soul

Quando non hai nemmeno più la forza di respirare perché hai perso ogni speranza e arrivi a toccare il fondo pensando che non hai più scampo, ma…

 

All Sweat & Love

…c’è sempre l’amore, così multiforme e spietato, a farti sentire vivo. Anche se sembra che ti rompa dentro, fa sempre e solo tanto bene.

 

Shameful Tomboy

Canzone-augurio per coloro che per bigottismo e chiusura mentale tentano di educare individui secondo quella che viene considerata la norma. Il mio cuore si è spezzato quando avevo 5 anni per colpa delle regole di un’insegnante intransigente. All’inizio ho cercato di stare alle regole di quello che chiamate normalità, ma da un bel po’ è arrivato il tempo che voi moriate con le vostre bugie. Di normale non c’è nessuno, siamo uno diverso dall’altro e io lo sapevo già fin da piccola.