Milano divide, Milano ispira, Milano attrae e poi snerva, ti ubriaca, ma ti lascia anche l’hangover. Milano è anche il titolo dell’esordio in musica di BAIS, classe 1993, nato a Udine, cresciuto a Bassano Del Grappa e poi, come tanti artisti, finito a vivere nella capitale meneghina, dove la musica pulsa, ma la pressione è tanta. Luca Zambelli, questo il suo vero nome, ha deciso di rendere tutti i pensieri e le sensazioni contrastanti dell’essere un milanese d’adozione, un pezzo e un video, bellissimo, che potete vedere qui:

Girato con due telecamere vhs, ha, ovviamente, un sapore vintage agrodolce, lo stesso della melodia e del testo, in una coerenza perfetta tra parte visiva e parte sonora. BAIS, che è un ragazzo che sa cogliere gli spunti con arguzia, ha fatto per noi il suo Ti Scatto una canzone, tra scelte sorprendenti e una giusta dose di autoreferenzialità.

Questa fotografia mi catapulta subito in un festival di mezzo secolo fa. Però siccome io a Woodstock o simili non ci sono stato, per coerenza sceglierò una canzone dei nostri giorni che mi trasmette delle vibrazioni Sixties. È di Brittany Howard che è anche la cantante degli Alabama Shakes, gruppo che amo.  

“Stay high – Brittany Howard”

Con questa immagine mi tocca essere autoreferenziale e scegliere la mia “Milano”, il mio primo singolo appena uscito. Il video, che uscirà tra pochissimo, è stato girato in parte proprio qui, in piazza del Duomo, in una notte. Ricordo che siamo stati “cacciati” alle 5 del mattino dal camioncino che pulisce la piazza 🙂 

 “Milano – Bais”

La grande onda è un’immagine che mi trasmette molta pace. Ci si può perdere guardandola. Non sono un grande conoscitore della cultura giapponese seppur mi intrighi molto. Vado quindi con la prima associazione che mi è saltata in mente, un pezzo contenuto in VRIOON, un disco stupendo di musica minimale.

“Uoon I – Alva Noto, Ryuichi Sakamoto”

Ho visto Joker, come penso un po’ tutto il mondo, un paio di settimane fa. Mi è piaciuto molto! Le scene che più mi sono rimaste impresse sono quelle in cui balla. La scena in cui balla in un bagno, con una luce verde e la ripresa dal basso verso l’alto… ciao! Scelgo quindi un pezzo che mi ricorda l’atmosfera di queste scene del film. Anche questo è contenuto in uno dei miei dischi preferiti in assoluto. Si chiama “Prisoner of Love” e fa parte dell’omonimo album di James Brown.

“Prisoner of Love – James Brown & The Famous Flames”

La solitudine… Qui Laura Pausini sembra proprio fregarsene! E anche io in fondo penso che la solitudine possa essere una cosa positiva se la si prende con un po’ di leggerezza. 

Scelgo quindi una delle mie canzoni preferite dei Beatles che mi ricorda un po’ questo mood sospeso, tra la disperazione e la serenità. 

“The fool on the hill – The Beatles”