Lo scorso 4 novembre i MOPLEN hanno presentato il loro album d’esordio al Mame di Padova, in uno show completamente inedito. La verve è quella giusta, c’è un anima divertente, energica e una riflessiva, matura in “Siamo solo animali” (La Fame Dischi/Notturnogiovani), primo album studio dei 5 giovani Padovani che attinge a piene mani dalla musica pop, arricchito da synth e da un’anima rock, a tratti post punk confermata dalle loro influenze musicali…Rino Gaetano, I Cani, Ex Otago, Fabrizio De André, Offlaga Disco Pax, Skiantos, Franco Battiato, Francesco Guccini.

Una formula musicale che unita all’esuberanza delle loro performance li ha fatti diventare dei veri e propri local hero nella loro città natale. “Siamo solo animali” è un inno a seguire i propri istinti e ad affrontare con più leggerezza le difficoltà che la vita ci mette di fronte. Le nove canzoni fotografano infatti piccoli momenti di vita quotidiana con un occhio divertito e attento, mentre le sonorità smaccatamente pop, influenzate dal background rock della band, lasciano ampio spazio a un sound moderno e fresco in cui i MOPLEN riescono a far convivere contenuto e ritmo.

Chi si imbatte in questo primo lavoro, si accorgerà che la produzione è stata curata, non solo dal punto di vista musicale, in ogni suo dettaglio. La tartaruga oggetto della copertina è opera di Alberto Michelon, unico artista in Italia specializzato in Tassidermia artistica, tecnica “simile” all’imbalsamazione che ci ha lasciato letteralmente a bocca aperta, mai visto prima qualcosa di simile.

“Signorina” è il primo singolo estratto, con videoclip (clicca per vederlo) girato da Giovanni Santon e prodotto da Light & Strobe, un brano dalle venature elettropop che racconta con velata e sincera ironia il difficile rapporto con una ragazza più attenta ad apparire che ad essere, manifesto della superficialità dei nostri tempi. “Sfilare nel centro è la tua vetrina… se ti regalo una canzone non riesci a capire”.

Addentrandoci nell’album, ci colpisce “Non giudico”, un inno alla tolleranza, un invito a non giudicare, un ritmo incalzante mid tempo che la rende iper ballabile nonostante il tema sociale. Cori e chitarre sono anticipate dall’introduzione, con forte richiamo allo stile cantato/parlato Offlaga disco pax. “Ma se ai giorni nostri volessimo fare bella musica, a chi cazzo dovremmo ispirarci noi ingenui giovinastri…ricordiamo Ludovico Van, lui si che ne sapeva a pacchi.”   

L’album è interamente disponibile su iTunes, Spotify e tutte le principali piattaforme digitali.