Dove ci porterà ancora Sascha Ring, questa è la domanda?
Quali nuovi scenari ci aprirà il progetto Apparat?
In che direzione andrà il suono del produttore e polistrumentista berlinese?
Non lo sappiamo ma proprio questa sospensione ci attrae, le onde sonore techno degli esordi lasciano sempre più spazio ad un’elettronica strumentale (in versione full band) “sentimentale” e a tratti “neoclassica” che assume le perfette sembianze di colonna sonora teatrale pensata per un opera nella location storica ed affascinante del Regio di Parma. Nessun altro contesto, crediamo, avrebbe prodotto un simile effetto inclusivo.

Una sinergia perfetta tra luogo, musicista, spettatore

Una sinergia perfetta tra luogo, musicista, spettatore. Nessuna tempesta ma un vento leggero che alza polvere di stelle, alcune robuste accellerazioni a scuotere la platea ma soprattutto delicati tappeti sonori immersivi. Un’atmosfera di persè magica che ha scandito nuovamente il ritmo ed il percorso intrapreso da Barezzi Festival . Un percorso chiaro e luminoso.

Ph. courtesy @ Marco Iemmi e Barezzi ufficio stampa