Di case editrici, in Italia, ce ne sono migliaia. Questa, però, è unica. Vito Ferro, uno dei fondatori, ci spiega il perché.

 

Chi siete? Cosa fate di diverso dagli altri?

Autori Riuniti è l’unica casa editrice interamente gestita da autori. Tutti i nostri libri quindi vengono corretti, editati, impaginati e promossi da autori. Con l’unico vincolo che nessuno lavora sul proprio libro ma solo su quelli di altri. Questa è la nostra particolarità: siamo partiti da una pratica molto antica – quella che vede lo scrittore coinvolto nelle decisioni della casa editrice alla maniera di Calvino, Pavese, Vittorini, Fruttero & Lucentini… – e l’abbiamo resa attuale e sostanziale, facendone un punto fermo del nostro progetto. Abbiamo quindi creato una vera squadra in cui ognuno è responsabilizzato e gratificato, partecipa alle scelte e alle decisioni e si mette a disposizione per il bene degli altri.

Come, quando e perché è cominciata la vostra avventura?

Autori Riuniti è stata fondata nell’estate del 2015 da me, Alessio Cuffaro e Andrea Roccioletti. Pur provenendo da esperienze diverse, tutti e tre eravamo accumunati da un lungo percorso personale nel mondo editoriale (chi come editor, chi come lettore per case editrici o libraio, e chi, ovviamente, come autore) e dalla voglia di creare qualcosa di nostro, unico e originale, che ci permettesse da una parte di mettere a frutto i tanti anni di lavoro in una iniziativa nuova, dall’altro di poter lavorare sostenuti dalla stessa idea di narrativa, di letteratura, di editoria: un’idea senza snobismo, molto aperta e che intende far avvicinare autori e lettori attraverso libri di qualità.

“Una casa per gli autori, una casa degli autori”. Cosa significa la prima frase del vostro manifesto?

In tempi di crisi editoriale, che oltre che di mercato è prima ancora crisi culturale, crediamo che l’unica risposta possibile sia unire le forze, lavorare per una squadra e far sì che questa funzioni affinché possa avere successo anche il singolo. L’unione di autori non solo ci permette di svolgere più mansioni e compiti vari, ma allarga il pubblico di lettori da raggiungere, distribuisce ampiamente la nostra presenza sul territorio, alle fiere di settore, nelle librerie e in tante occasioni culturali. Ogni autore per noi è una risorsa preziosa al di là del libro che pubblica. I libri in fondo sono catalizzatori di incontri e opportunità, tramite e pretesto per far crescere un autore e permettergli di compiere un percorso professionale nel miglior modo possibile: anche e soprattutto incontrando altri autori, discutendo, confrontandosi, migliorando.

Le statistiche dicono che gli italiani leggono pochissimo. Voi quali strategie state adottando per avvicinare le persone ai libri?

In realtà il numero di lettori in Italia è stabile da una ventina d’anni. Quello che è cambiato, aumentando, è il numero di case editrici e quindi di libri stampati ogni anno. Siamo sulle sessantamila unità! In questo grande oceano di storie, non è facile spiccare e arrivare ai lettori, ma noi crediamo, e l’esperienza di questi primi due anni ce lo conferma, che la differenza la faccia il modo di porsi direttamente con le persone: probabilmente non è il costo dei libri a scoraggiare l’acquisto, ma un certo snobismo intellettuale che non concede al lettore niente, non muove un passo verso di lui, e continua a perpetuare una concezione di letteratura elitaria e chiusa. Noi operiamo affinché i nostri libri siano letti dal maggior numero di persone possibile, cercando di non avere pregiudizi negativi nei confronti di chi legge. Se si è fatto un lavoro di qualità, e noi siamo certi di questo, questa qualità non solo viene riconosciuta a vari livelli ma anche e soprattutto apprezzata. In tante fiere, incontri, presentazioni siamo sempre stati colpiti dalla grande consapevolezza delle persone che leggono: una vendita a banchetto così come un aperitivo letterario si trasformano in quello che è lo scopo primario del nostro lavoro, ovvero favorire un incontro speciale.

La nostra unica e vera strategia per arrivare ai lettori è viaggiare molto: ci spostiamo di città in città, partecipiamo ad eventi e incontri dei più vari: cerchiamo, insomma, di portare i nostri libri più lontano possibile. Siamo presenti in rete in maniera capillare, perché crediamo che ci sia spazio per un dibattito culturale vivo, propedeutico alla lettura o comunque parallelo ad essa. Questa frenesia divertente ci ha portato a conoscere tantissime persone, lettori, autori, addetti ai lavori, coi quali ormai si è creato un rapporto di amicizia e vicinanza che riempie il cuore e ci è molto utile, professionalmente e umanamente.

Come scegliete i vostri autori?

Le strade della pubblicazione sono infinite! Alla nostra casella mail dedicata arrivano dai tre ai cinque manoscritti al giorno, che scandagliamo con molto interesse anche se il lavoro è faticoso. Parallelamente cerchiamo autori e autrici su riviste letterarie, siti, attraverso un’opera di scouting alla quale partecipano con passione molti nostri autori. Quando riteniamo di avere trovato un libro valido, lo sottoponiamo ad un comitato di lettura formato ad hoc. Se il parere di questo comitato è positivo, proponiamo un contratto di edizione all’autore e si mette in moto la “giostra” entusiasmante che porterà alla fine al libro in libreria.

Che consiglio vi sentite di dare a chi vuole diventare scrittore?

Come Autori Riuniti svolgiamo molti incontri, corsi, laboratori e workshop di scrittura. Questo perché consideriamo la narrativa una pratica artistica artigianale, i cui strumenti possono essere trasmessi per arricchire il bagaglio culturale anche di chi non scrive (in fondo, un corso di scrittura è prima di tutto un corso di “lettura”). La nostra concezione di scrittura è molto aperta e democratica: scrivere è un’esigenza vitale, un’esperienza umana che, se praticata con passione e sincerità, può innanzitutto migliorare la propria consapevolezza, il proprio spirito critico e allenare l’immaginario. Per questo consigliamo sempre a chi si avvicina a noi di scrivere non cercando di strizzare l’occhio al mercato, alle mode letterarie o esclusivamente alle proprie esigenze di pubblicazione, ma di farlo come piacere e disciplina, come continua tappa di avvicinamento ai libri e agli autori che più si amano e si apprezzano. Scrivere e leggere dovrebbero rappresentare due momenti di vita imprescindibili, sentiti come un’urgenza e un bisogno.

Perché nei vostri libri le pagine sono numerate al contrario?

Ci piaceva l’idea di fornire al lettore il senso immediato di quanto manchi alla fine di una storia. Il countdown delle nostre pagine fa così concorrenza ai lettori di e-book che permettono sempre di sapere la percentuale di lettura.

Ma soprattutto è importante capire che l’oggetto libro, seppur antichissimo, è ancora terreno di sperimentazione, di innovazione, di originalità.

C’è un personaggio della letteratura, del cinema o della tv che incarna alla perfezione lo spirito di Autori Riuniti?

Bardamu, il protagonista del Viaggio di Céline: cinico, pessimista, disperato, ma così tanto umano.

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Se vuoi scoprire e acquistare i libri di AUTORI RIUNITI, visita il sito ufficiale: http://www.autori-riuniti.it/