Il nuovo album “Moonlanded” di Birthh è un affascinante viaggio attraverso un mondo di emozioni e sogni, con un’artista che si spinge oltre i confini musicali e geografici per consegnarci un lavoro che cattura il cuore, anche a due mesi dalla sua pubblicazione (oggi arduo compito considerando la vita breve di molti progetti, evidentemente senza anima). Nata e cresciuta tra le colline toscane, Alice Bisi, conosciuta ai più come Birthh, ha creato un album che fonde la sua identità italiana con l’ispirazione cosmica, come da lei definita, portando una produzione alternative-pop di grande profondità emotiva, una fluida imprevedibilità che accompagna dolcemente chi l’ascolta. “Moonlanded” è il risultato di una vita trascorsa tra due mondi, tra la nostalgia per l’Italia e l’entusiasmo per la nuova vita a Brooklyn: l’artista cattura il conflitto di chi cerca di radicarsi in un nuovo luogo mentre è costantemente legato alle sue radici. La musica è il filo conduttore che unisce questi due mondi, offrendo un ritratto intimo e autentico della sua esperienza. Non solo: «“Moonlanded” racconta che cosa vuole dire avere vent’anni in questa decade, vivendo in conflitto tra tutte le pressioni che ci arrivano dal mondo circostante e quelle che ci portiamo dentro». L’analisi, dunque, di non poche dicotomie.

Il viaggio emotivo di Birthh è accompagnato da una serie di tracce che spaziano dall’energia contagiosa di “Jello” alla malinconia di “Puppy,”, dalla sperimentazione sonora di “Hyperdrive” all’incantevole collaborazione con Awl of Us in “Friends in the Energy.” Una varietà di suoni e stili che si fondono in modo armonico, creando un’esperienza di ascolto coinvolgente. “Ship Integrity I” e “Ship Integrity II” fungono da ponti emotivi offrendo un respiro e un momento di riflessione per l’ascoltatore, “Straight Up” e “Blue,” sono invece due brani che riflettono la sua crescita e l’accettazione di sé stessa. “Voglio fare musica pop senza nascondere le complessità della vita”, come dichiarato in una recente intervista.

Una delle caratteristiche distintive di “Moonlanded” è l’uso di arrangiamenti orchestrali, che conferiscono al disco un’intima profondità: Birthh ha lavorato a stretto contatto con il produttore Tommaso Colliva per creare questa “sonorità italiana”, che richiama ai grandi classici della nostra musica. Archi e sampler riverberati contribuiscono a creare un suono avvolgente e coinvolgente, che aggiunge una dimensione eterea al progetto.

“Voglio fare musica pop senza nascondere le complessità della vita”

Facendo il punto della situazione, il nuovo album dell’artista toscana, uscito via Carosello Records, è un viaggio emotivo ricco di quotidianità in cui trovano spazio l’amore per la nuova fidanzata – poi divenuta moglie -, la nostalgia di casa e dell’Italia, l’affetto per la famiglia che non ha riabbracciato per oltre 2 anni e la propensione verso il futuro tra ambizioni e incertezze. Birthh è un’artista pronta a esplorare e ad accettare tutto ciò che la vita le offre. La sua musica è un invito a fare lo stesso, a vivere ogni emozione con intensità e a non avere paura di essere sé stessi. Ti consigliamo dunque di immergerti in questo viaggio cosmico.

Ph. credits @ Ikka Mirabelli