CIULLA scrive canzoni dalla terza media e, da quel momento, non vede alternativa al futuro.
In attesa di poter ascoltare il suo album d’esordio, in uscita per Peermusic, abbiamo raggiunto il cantautore toscano di origini siciliane per scoprire i 5 brani che più hanno influenzato la sua musica + 1, il suo primo singolo Stupidi Argomenti:

Per tutta l’adolescenza nascondi sotto il letto un fuoco che non riesci a reprimere. Un desiderio che coinvolge cuore, testa e corpo e che si riassume semplicemente nel bisogno di incontrare una determinata persona, sentirne l’odore, intercettarne lo sguardo. Un sentimento che, se ricambiato, può davvero annientare tutto. Ma il fuoco poi si affievolisce, il desiderio si trasforma e altri progetti di vita ti rapiscono. “Stupidi Argomenti” è la storia di due persone con un passato condiviso importante che, rincontrandosi casualmente in un locale, è come se improvvisamente non avessero più niente da dirsi. Ma un timido saluto e qualche frase di circostanza non riescono a nascondere del tutto gli eterni ed antichi sentimenti.

Franco Battiato – Nomadi

“Nomadi” è una canzone reinterpretata da Battiato nell’album “Fisiognomica” ed è composta da Juri Camisaca, un musicista sperimentale fattosi monaco eremita che, come afferma lo stesso Battiato in questa vecchia puntata di D.O.C., è “autore di musica sacra VERA”. Si tratta della mia canzone preferita in assoluto, fin da quando ero piccolo e la ascoltavo in macchina nei viaggi con mio padre. Brano di una bellezza disarmante e di una spiritualità immensa, ogni tanto mi capita di riproporlo in veste intima nei miei concerti. L’album in cui è inserita contiene picchi di pura emozione come “E ti vengo a cercare” e, dal mio punto di vista, rappresenta l’apice della discografia di Battiato.

Csi – M’importa ‘na sega

Ci sono stati lunghi periodi della mia vita in cui alternavo l’ascolto dei Cccp a quello dei Beatles. Un connubio insolito, è vero, che comunque sta alla base del mio gusto musicale decisamente bipolare. Ho nutrito un così tale fascino verso i Cccp che, per un lungo periodo, mi venivano solo melodie monotoniche (si dice così?) alla Giovanni Lindo Ferretti. Quest’ultimo, una volta, l’ho pure incontrato. Ricordo che io ero molto emozionato e che lui parlava solo di recinti per cavalli. Ad ogni modo “M’importa ‘na sega” è la canzone che in quel periodo mi mettevo in cuffia per caricarmi.

Morgan – Canzone per Natale

Canzone che chiude un album al quale sono molto affezionato e che ascoltavo spesso con mia madre. Un pezzo che mi piace molto e che, guarda caso, mi è ricapitato di ascoltare per caso lo scorso Natale, proprio mentre mi trovavo a Viareggio a passeggiare insieme a mia madre. Dal nulla sembrava di ritrovarsi dentro ad una fiaba.

883 – S’Inkazza

In questa lista voglio dire la verità e avere il coraggio di unire il sacro al profano. Per questo, di fianco a Cccp e Battiato, voglio mettere questa buffonata d’altri tempi. “S’inkazza” la cantavamo io e il mio amico Michele davanti ai nostri compagni di classe e io, che a quanto pare già all’epoca sognavo di avere un pubblico, mentivo a tutti dicendo che il pezzo l’avevo scritto io. La truffa durò ovviamente poco visto che gli 883 li ascoltavamo tutti ma, a pensarci oggi, credo che sia stata proprio quella figuraccia a spronarmi a scrivere sul serio canzoni mie.

Franco Battiato – J’Entend Siffler Le Train

Sarò ripetitivo, ma Battiato è la colonna sonora della mia vita da quando ho memoria. Questo pezzo è incluso nella meravigliosa raccolta “Fleurs” del ’99 e sottolinea, ancora una volta, la sua capacità di prendere le canzoni degli altri e renderle indimenticabili.