Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie.

Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire.

Sulla passerella della vanità, lasciamo che a succedersi sul catwalk (di artisti e musicisti), sia invece la nudità dell’indie.

Andrea Poggio, Francesco Bianconi, Parole a mezz’aria

Lo stile sartoriale e a suo modo “geometrico” di Andrea Poggio già lo conosciamo, meglio ancora se ad accompagnarlo in questo mood c’è Francesco Bianconi: ecco che abbiamo “Parole a mezz’aria” in cui Poggio rivela una versione del brano più audacemente pop e romantica rispetto all’originale. L’incontro tra le influenze classiche e moderne, antiche e avanguardistiche, crea un ponte sorprendente tra diversi universi sonori.

Coca Puma, Porta Pia

Moniker di Costanza Puma, Coca Puma ci ipnotizza con le tessiture elettroniche del suo nuovo brano “Porta Pia”: un vortice fatto di dream pop, nu soul ed elettronica che risucchiano l’ascoltatore in un loop infinito. La voce dolce e malinconica di Coca Puma, il brano esplora le tematiche contrastanti dell’amore e della paura della solitudine, senza però darci una vera e propria risposta, ma lasciando l’ascoltatore interdetto e incantato.

Silenzio Profondo, Uomo sospeso

“Uomo sospeso” è la storia di un uomo in lotta continua con se stesso e con il mondo circostante per mantenere la propria integrità e autenticità. L’idea di accompagnare il singolo con un video dal vivo arricchisce ulteriormente l’esperienza del brano, aggiungendo alla narrazione degli elementi del visivo che non fanno altro che arricchire il messaggio comunicativo del singolo.

georgia, georgia, lies

Mille occhi le cingono il volto, come una maschera che però georgia, georgia in “Lies” ha deciso di buttare: una voce eterea che si contrappone magnificamente a una strumentazione grintosa e incalzante. Il brano emerge come una sfida, una rivincita per tutte le volte in cui l’artista si è sentita fraintesa e giudicata in modo errato. Questa canzone è un’opera di provocazione, una voce di ribellione che abbraccia la rabbia e la trasforma in una forza magnetica, narrando la storia di una figura enigmatica e potente, capace di ipnotizzare e incantare con lo sguardo.

Cosmo, Sulle ali del cavallo bianco

Un misterioso cavallo bianco in volo sopra Milano, Bologna e Roma: scelta kitsch o geniale? Sicuramente è la nuova scelta folle di Cosmo per presentare il suo nuovo lavoro. A tutto questo aggiungiamoci psichedelia, progressive anni Novanta e cori da stadio, shakeriamo per bene e otteniamo “Sulle ali del cavallo bianco”, un brano tutto da ballare e in pieno stile Cosmo.

Sleap-e, No Joke

La potremmo descrivere come un mix di bossa cat-punk e anti folk trasandato la nuova uscita firmata Sleap-e, moniker di Asia Morabito, che con la sua voce vivace e autentica, riesce a trasmette un’autentica sensazione di gioia e allo stesso tempo determinazione nell’affrontare situazioni che limitano la sua libertà creativa. Un brano coloratissimo e vivace come la sua autrice.

Il Quadro di Troisi, La Terra

Anni ’80 in Italia, luci al neon, macchine che corrono veloci in riviera. Si passa poi a Berlino, alla sua musica elettronica e alla cultura del clubbing: queste sono le due facce della medaglia de Il Quadro di Troisi e del suo nuovo singolo “La Terra”. Un brano, anche questo, che conferma la maestria del trio nel creare un’armonia unica e inconfondibile.