Autore: Ilaria Rapa

Gimme Five: 5 brani fondamentali per Cimini prima del live al BOtanique

Sarà una “TRAGICA MAGICA NOTTE” quella per CIMINI e l’Orchestra Leggera il sabato 13 luglio al BOtanique di Bologna. I giardini di Filippo Re ospiteranno un evento sperimentale e anticipatorio per il cantautore, proprio di adozione bolognese,  che è pronto a ritornare sulle scene con un live set tutto nuovo. Nella splendida cornice del festival, CIMINI presenterà sia il suo classico repertorio che alcuni inediti, tutti riarrangiati in chiave orchestrale. Noi possiamo ancora dare troppe anticipazioni, se non quella che non vediamo l’ora di poterlo ascoltare live. Abbiamo così pensato che per prepararci al 13 luglio era necessario chiedergli quali sono...

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Indie Fair: Boetti, Palmaria, Kuni, Visconti, Vision Division, our kids

Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie. Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire. Sulla passerella della vanità,...

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Indie Fair: Colapesce Dimartino, Emma Nolde, Paul Giorgi, Dino Flange, Straahl

Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie. Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire. Sulla passerella della vanità,...

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Indie Fair: Whitemary, Ibisco, Vinnie Marakas, Le Feste Antonacci, Damon Arabsolgar

Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie. Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire. Sulla passerella della vanità,...

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Indie Fair: HÅN, Plastic Palms, I Hate My Village, Alfonso Cheng, Le Canzoni Giuste, Elasi

Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie. Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire. Sulla passerella della vanità,...

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