Autore: Ilaria Rapa

Nel backstage di “Voglio sorridere un po’”, il nuovo videoclip di GIONATA

Nel nuovo videoclip di “Voglio sorridere un po’”, Gionata ci porta dentro una dimensione intima e disturbata, dove il dolore si fa necessario per riemergere dal torpore emotivo. Primo estratto dal suo terzo album in arrivo nei prossimi mesi, il brano è una confessione lucida e ruvida, nata tra le pareti di casa e cesellata in pieno stile DIY. Con la sua poetica cruda e viscerale, il cantautore lucchese scava tra le crepe dell’animo umano, alla ricerca di quel sorriso che arriva solo dopo aver toccato il fondo. «Ho imparato col tempo ad apprezzare la “noia” e la “banalità”...

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Indie Fair: Gaia Banfi, Davide Amati, Tare, C+C=Maxigross, Cooper and the night owls, Kokoonn

Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie. Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire. Sulla passerella della vanità,...

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Indie Fair: Giorgio Poi, VOV VOV!, Garda 1990 ft. Sick Tamburo, Gionata, Calliope, Planet Opal, Maju

Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie. Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire. Sulla passerella...

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Indie Fair: Crookers ft. okgiorgio, Alessandro Fiore, Il Mago del Gelato ft. Le Feste Antonacci, Calibro 35, cólgate

Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie. Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire. Sulla passerella della vanità,...

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Indie Fair: Lucio Corsi, Brunori Sas, Joan Thiele, C+C=Maxigross, Leatherette, Maseeni, Gaia Banfi

Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie. Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire. Sulla passerella della vanità,...

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