“Quando due mondi apparentemente distanti si incontrano nasce il nuovo”

Ci voleva un’idea semplice, ma efficace, un’idea che scaturisse dall’unione di due differenti esperienze: Cri – chitarrista e compositore abituato a suonare da solo, musica strumentale -, Sara Fou – autrice, musicista e cantante cresciuta a pane e grunge, un timbro caldo, una voce potente e delicata al tempo stesso -.

Insieme hanno dato vita ad un suono tanto insolito, quanto immediato. Composizioni di qualità, proposte con grazia e talento che arrivano dirette, senza tanti giri, mantenendo innata freschezza. Nell’album di debutto “Non siamo mai stati”, uscito il 1 giugno, troviamo melodie raffinate, malinconiche, non convenzionali, ed un’attenzione quasi maniacale rivolta ai testi scritti in italiano.

Come traspare dal primo singolo estratto “Il Vizio”, il loro è un progetto cantautorale che si presenta come una piccola rivoluzione per il mondo musicale italiano incline alle sovrapproduzioni. Riuscire ad essere liberi da eccessive infrastrutture sonore, armati soltanto di raffinata semplicità, come nei 5 brani fondamentali del loro personale #gimmefive che hanno realizzato per la redazione di beatandstyle.com, è una dote rara che non mancherà di stupire. E di catturare attenzione.

The Cure  “M”
Poco da dire su i The Cure: portavoce di un genere cupo e ruvido al tempo stesso.
Liriche taglienti, nelle quali cadere impotenti e riconoscersi.
Come in “M”, caratterizzata da un testo incredibile che incanta su pochi accordi, così in tutti gli altri.
Ani di Franco  “Shy”
Ani ha un’intensità e una personalità decisamente molto marcate.
Un brano ritmico, scorrevole e mai stancante nel quale ascoltare ed ammirare la sua bravura potente ma senza troppi fronzoli.
Radiohead ” Day dreaming ” 
La voce di Thom Yorke evoca emozioni che non pensi neanche di saper provare.
Straziante e straziata, lacerante, nonostante talvolta nei suoi testi si celino cenni di velatissima gioia o speranza.
Il tutto accompagnato da una parte musicale estremamente malinconica e delicata.
Questo brano è un esempio perfetto di tale combinazione:
” I sognatori non imparano mai, vanno oltre al punto di non ritorno, e poi il danno è fatto”.
Il teatro degli orrori ” Direzioni diverse”
Capovilla declama, sentenzia con una solennità inusitata e ci spiega con forza e compostezza i mali dell’esistenza e della vita.
Una canzone spietata, che non lascia spazio all’immaginazione ma che racconta uno spaccato di vissuto nel quale tutti prima o poi ci siamo trovati o ci troveremo.

Marlene Kuntz ” Malinconica “
Godano poeta, rockstar, icona.
Capace di una dolcezza estrema che talvolta non ti aspetti, quanto di una rabbia furiosa.
In questo brano prevale la prima sensazione, avvolta come sempre in un’aura di decadente tristezza.