Il nuovo singolo della cantautrice Kimono, al secolo Sofia Tornambene, dal titolo “In Ostaggio” – affiancato da un videoclip con la regia di Lorenzo Bramati & Giulio Melani – racconta il rapporto tormentato con se stessi, una prigione interiore in cui talvolta la mente viene intrappolata. «All’ascolto iniziale il brano potrebbe trascinarti in un vortice emozionale, in una danza tra l’amore e il tormento afferma Kimono nelle parole di questa canzone si cela un intenso dialogo tra la mia anima creativa e la mia mente, una relazione tumultuosa che sembra trattenermi e farmi prigioniera». L’abbiamo intervistata per farci raccontare più da vicino il suo nuovo progetto e la sua voglia di fuga dalle paranoie.

Qual è il significato di “In Ostaggio”?

“In Ostaggio” nasce da due focus: Il primo da un sentito intimo correlato all’esperienza anche personale di sentirsi in ostaggio dei propri pensieri della propria “mente” manipolatrice. Quella suadente compagna di viaggio che ci incanta continuamente con i propri filtri dettati dal passato generando paure e distorsioni o erronee convinzioni guidando le nostre relazioni e scelte, allontanandoci in realtà dal nostro vero sè. Il secondo è in realtà un effetto meno quotidiano più grave che questo meccanismo distorsivo genera sulle persone in grado di generare da semplici innamoramenti stile principe azzurro dove nessuno corrisponde a più gravi persino patologiche distorsioni nella relazione fino appunto alla “sindrome di Stoccolma” conosciuta per un amore tra la vittima e il suo aguzzino.

Come descrivi il tuo stile musicale in poche parole, e quali emozioni o messaggi cerchi di trasmettere attraverso la sua musica?

Definire uno stile mi imprigiona, sento di volere esplorare continuamente differenti territori musicali e con il mio coautore (Maestro) che come me spazia in molteplici territori poter dare vita a quelle emozioni quelle esperienze del mio pubblico affinché sappia che anche nei momenti più bui di senso di solitudine, di sopraffazione delle proprie paure c’è sempre una via d’uscita, bisogna avere il coraggio di osservarsi e di farsi aiutare se  necessario.

Sei la vincitrice di New York Canta cosa ti ha portato questa esperienza?

È stata un’esperienza meravigliosa che ha creato un collegamento tra l’Italia e chi, anche lontano, ama  la lingua e la musica italiana. Grazie a questi eventi così speciali, il legame con le radici italiane rimane forte in tutto il mondo. Essere scelta come testimonial di questa connessione è stata una gioia immensa per me.

Cosa possiamo aspettarci dalla tua musica e carriera futura? Hai progetti o album in arrivo?

Non amo aspettarmi qualcosa e spero non lo farete neanche voi.  La musica è la mia vita. Cresce con me, si manifesta con me, con le mie esperienze e con le osservazioni di ciò che ci circonda, mie e del mio coautore (Maestro) un divenire costantemente in cambiamento. Progetti e album….non vi tolgo la sorpresa ma spero presto avremo modo di riparlarne.