Parlando con Viola Costa, direttore artistico del Tener-a-mente Festival che si svolgerà all’Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera (BS) dal 26 giugno al 25 luglio, ho scoperto l’entusiasmo e la passione (nonostante le difficoltà incontrate negli ultimi due anni)  che anima le persone  e il proprio  territorio, per far si che l’edizione 2022, l’undicesima, sia quella “della riaffermazione del nostro orgoglio della nostra identita’”.
E questa energia coinvolgente, questa cura nel costruire negli anni un percorso musicale e culturale ben preciso, appunto identitario, si specchia nella programmazione che vedrà brillare quest’anno in riva al Lago di Garda 14 stelle di livello internazionale e nazionale, spaziando tra i linguaggi musicali più diversi, dal jazz all’indie, dal rock al blues, con ben 3 date uniche italiane.

Da direttore artistico Tener-a-mente è come un figlio che hai visto crescere. Che 11a edizione sarà e che significato assume vissuta nuovamente a pieno regime?

E’ una bellissima domanda, nel nostro settore ci si è fatti questa domanda credo mille volte anche solo per trovare un senso per resistere ai due anni che abbiamo passato. Per me questa non e’ tanto la rinascita ma il rimportamento di una identita’ e del significato profondo che per noi ha fare questo festival.

L’anno scorso siamo riusciti a salvare il festival volendolo con le unghie e con i denti, dicendoci “quest’anno si lavora per lavorare”, senza ragionare sul ritorno economico ma in forma di resistenza anche grazie alla Fondazione del Vittoriale che prima di tutti ci ospita, pioniera nel portare un messaggio di positivita’ nel territorio e un anno di conferme come il supporto del comune di Gardone Riviera. Se tutti non avessi voluto il festival fortemente, il festival non ci sarebbe stato. Il programma inevitabilmente è stato diverso da quello che normalmente caratterizza la rassegna, vedesi la componente principale di eccellenze internazionali abitualmente presenti in cartellone indipendentemente dal linguaggio musicale. Si e’ puntato su artisti italiani, sempre di alto livello, capaci di incontrare un pubblico piu’ trasversale con meno difficolta’.

Detto ciò quest’anno avremmo potuto proseguire con questa linea di continuita’ e in un certo senso di compromesso, ma in realta’ abbiamo voluto recuperare subito il senso e la natura della nostra rassegna, proseguendo con la nostra vocazione nel proporre nomi di caratura internazionale ma spesso poco conosciuti in Italia, ad esempio i pluripremiati H.E.R. e FANTASTIC NEGRITO, accostati a nomi invece ampiamente “venerati” dal nostro pubblico, un su tutti BECK che torna nel nostro paese dopo 17 anni (unica data italiana, sold out dal 2020) che avremmo sempre voluto fin dalla prima edizione nel 2011 e che finalmente salira’ sul nostro palco.

Questa stagione estiva è fondamentale per ridare centralità alla cultura attraverso la musica, quanto è importante il sostegno di istituzioni e partner nel percorso che porta alla realizzazione di una rassegna della vostra portata?

Nel nostro caso, esempio raro, sottolineo spesso, siamo un festival tra i piu’ importanti a livello nazionale ma in un comune, si bellissimo, ma molto piccolo che fortunatamente e’ la nostra fonte principale di sostegno oltre a fondazione del vittoriale, che l’anno scorso ci hanno sostenuto (a fronte di importanti limitazioni alle capienze massime di pubblico) contribuendo fortemente al salvataggio di Tener-a-mente. Differentemente, grazie a loro e al supporto del pubblico accorso,  non avrebbe preso il via. Contributi pubblici e privati, gia’ in periodo pre prandemico, incidevano in quota minima, ci siamo sempre sostenuti per il 90% con la vendita dei biglietti dei concerti, e a maggior ragione questa edizione 2022 ridando piena forma alla natura della rassegna, ritornando verso questo “sbilanciamento economico”, ci possiamo in parte ritenere piu’ preoccupati sia rispetto all’anno scorso che al passato. Non parlo solo per la nostra realta’ ma credo che questa sia la stagione in cui tutti, per assurdo, rischieranno di piu’.

Tutti i luoghi della cultura e dello spettacolo (teatri, cinema) purtroppo si sono indeboliti, i sostegni del governo terminati perché questa non è più considerata erroneamente una fase emergenziale, il rapporto con un pubblico ampio indebolito e tanti faticano a recuperare anche solo il 50% di quello che erano prima, il che significa che c’e’ un problema molto ampio. Due componenti su tutte? un pubblico che si è disabituato a fraquentare serenamente questi luoghi, una sovraesposizione di eventi in questa fase di ripartenza. L’estate 2022 accoglierà di fatto una quantità enorme di eventi considerando quelli rimandati negli ultimi due anni più nuovi appuntamenti e il pubblico inveitabilmente sarà costretto a far delle scelte causate anche da una serie di date concomitanti.

In Italia, investire e fare scelte in materia di cultura musicale e’ ancora molto difficile. La pandemia e le difficoltà hanno, finalmente, portato il Ministero della Culutra e dello Spettacolo a riconoscere la musica moderna come avente diritto a bandi e finanziamenti pubblici a sostegno di questa divulgazione identitaria culturale anche nel nostro paese.
Questo ci consentirà di consolidare scelte già coraggiose e di poter proseguire il nostro percorso identitario.

La programmazione è davvero trasversale. Su cosa avete puntato in particolare quest’anno durante la fase selettiva degli artisti.

Siamo tornati alla nostra vocazione, una cartellone assolutamente trasversale, con parte della programmazione ereditata da concerti annunciati nel 2020 – BECK, BETH HART, JAMES BLUNT, MICHAEL
KIWANUKA e FANTASTIC NEGRITO – , show sold out da subito quali PAOLO NUTINI, ma abbiamo mantenuto comunque artisti italiani di assoluto livello (in componente meno preponderante rispetto all’anno scorso) quali Manuel Agnelli e Calibro 35 plays Morricone e tra gli artisti internazionali allineati a questa scelta artistica abbiamo sicuramente l’indie di THE TALLEST MAN ON EARTH, il piccolo folletto svedese, un musicista che sarà un piacere vedere sul nostro palco per la sua forte capacità di comunicare col pubblico.

Un artista che hai voluto fortemente?

BECK sicuramente, lavoriamo dalla prima edizione del festival per averlo e sarà con noi domenica 26 giugno, e non per omonimia o assonanza, rispondendo anche in passato alla domanda “qual è il tuo artista sogno nel cassetto”, ho sempre pensato a JEFF BECK, accompagnato da un suono di chitarra unico, un marchio di fabbrica. Basta sentir suonare una nota per riconoscerlo immediatamente, un suono raffinato che sarà capace di sorprendere il nostro pubblico, accompagnato in questa nuova apparizione (era già stato nostro ospite nel 2018) dalla star di Hollywood JOHNNY DEPP, un evento a maggior ragione unico al vittoriale. Finisce sempre, senza volerlo, che nel cartellone di Tener-a-mente siano presenti diversi chitarristi incredibili, altro esempio MICHAEL KIWANUKA.

Fai un invito al nostro pubblico, soprattutto a chi non ha mai goduto dello spettacolo di Tener-a-mente!

Al fianco degli artisti eccellenti che ci sono in cartellone, c’è il valore aggiunto dello spettacolo nello spettacolo dato dal contenitore che ospita questa rassegna. Siamo in un museo a cielo aperto in un luogo come l’Anfiteatro del Vittoriale con un palco con vista lago pazzesca. Quando il lago è illuminato dalla luna piena, gli artisti salendo onstage come prima cosa fotografano questa immagine alle loro spalle. Dopo undici edizioni, viviamo ancora questa immagine con la pelle d’oca, come la prima volta. Un contensto mozzafiato, un teatro come luogo d’ascolto, come esperienza unica a contatto ravvicinato, intimo, in una sorta di abbraccio coi musicisti, da tener a mente…

www.anfiteatrodelvittoriale.it