Ed ecco, dopo L I M e Birthh, un’altra musicista italiana ricca di fascino e intensità. Lei è Veyl, ergo il nuovissimo e misterioso progetto di Viola d’Acquarone, al debutto solista dopo varie esperienze collaborative. Ayorama è il titolo del suo primo EP, fatto di sei pezzi che ondeggiano tra il soft pop elettronico e graffi da blue food tipicamente shoegaze. Ma non tutto è così compatto, in questo lavoro più che mai sfuggente alle definizioni, perché in una traccia compare, d’incanto, la rapper newyorkese Uncle Meg. In attesa di vederla dal vivo (sta preparando il set live) ecco da dove viene l’esotico titolo dell’EP: “Mio nonno – ha raccontato Viola – aveva questa piccola barchetta chiamata Ayorama, che è anche il titolo di un libro che descrive le abitudini e lo stile di vita degli Inuit. La parola, nella loro lingua, indica le cose che non si possono cambiare. Non è né un verbo né un sostantivo, indica le cose della vita che vanno accettate per quello che sono”.