Dopo aver fatto “terapia di gruppo” insieme e aver chiacchierato di cosa può dare un talent ad un artista e alla sua carriera siamo pronti a riabbracciare Davide Shorty nello storico Fuori Orario di Taneto (RE) e a farci travolgere dall’energia del suo live, ad aprire Santi e Delga (tutte le info qui).
Alla nostra ultima chiacchierata sono seguiti la pubblicazione del singolo Mai più la scorsa estate e dell’album fusion. nel 2021 a seguito della partecipazione alla 71esima edizione del Festival di Sanremo con il brano Regina, nella categoria “Nuove Proposte”, che lo ha visto vincere il “Premio della Sala Stampa Lucio Dalla”, il “Premio Enzo Jannacci NUOVO IMAIE 2021” e il “Premio Lunezia per Sanremo 2021” per il valore musical-letterario, a confermare il talento cristallino di un artista che anche nei momenti più pop delle sue produzioni non ha nessuna intenzione di abbassare l’asticella.

Vivi a Londra da ormai una decina d’anni. Quali opportunità in più ti ha regalato la metropoli e cosa ti manca di più dell’Italia?
14 anni per l’esattezza.
Quando sono andato via ho lasciato una Palermo ostile, dalla mentalità chiusa, costantemente giudicante nei confronti di chi potesse avere una personalità spiccata, nonostante ne sia follemente innamorato, mi sono sentito praticamente rifiutato, mentre a Londra ho trovato grande libertà d’espressione, curiosità e una scena florida al livello altissimo. Ogni volta che vai ad una jam torni a casa a testa bassa a studiare, c’è sempre tantissimo da imparare, a qualsiasi età e punto della carriera. Ogni volta che ritorno a Palermo però ammetto che la trovo cresciuta e rinnovata, tante realtà nascono e si sviluppano. Nutro grandissimo rispetto per chi ha deciso di rimanere a costruire in un luogo così complesso. Trovo che in Italia la musica sia ancora considerata un hobby dalla stragrande maggioranza delle persone, mi auguro che prima o poi lo studio più approfondito della musica diventi parte integrante del sistema educativo. Ne abbiamo tutti bisogno.

Qual è il tuo punto di riferimento per scoprire nuovi artisti da ascoltare?
Tra amici ci si confronta spesso sugli ultimi ascolti. Inoltre ho da poco iniziato ad insegnare all’università a Londra, e con i miei studenti ci scambiamo tanti consigli sulle nuove uscite.

Chi ci consigli di seguire della nuova scena londinese?
Gli artisti che seguo di più della scena UK al momento sono Little Simz, Isatta Sheriff, l’incredibile Vula (probabilmente la mia cantante preferita in assoluto…una forza della natura!) Loyle Carner, Blue Lab Beats e Ashley Henry. Ce ne sono tanti altri, ma questi sono i primi nomi che mi vengono in mente.

Cosa ti ispira maggiormente quando devi comporre un nuovo brano?
Tutto può essere una fonte di ispirazione se ci si immerge nella vita cercando di coglierne le sfumature. Probabilmente i piccoli particolari di cose, persone e situazioni sono la fonte d’ispirazione più grande. Cerco di praticare la mia curiosità il più possibile.

Sembra che quella in corso possa essere l’ultima edizione di X Factor Italia. Cosa ne pensi?
Ultima edizione? Nel senso che poi chiude? Wow, non ne avevo idea.
Non ho mai seguito X Factor, paradossalmente neanche quando ho partecipato ho riguardato l’edizione. Sono abbastanza contrario al sistema dei talent show, ma senza dubbio, se presi in un certo modo, possono essere un ottimo trampolino di lancio. X Factor Italia tra i tanti ha creato del buon intrattenimento televisivo in fin dei conti. Personalmente però credo che promuovere la musica in formato competitivo sia diseducativo e controproducente. Gli artisti non sono atleti, l’arte è un qualcosa di totalmente soggettivo, dovremmo imparare ad apprezzare gli artisti senza paragonarli gli uni agli altri.

Il 7 novembre hai suonato a New York al Bowery Electric che esperienza è stata?
Suonare nel luogo dov’è nata la cultura che mi ha dato una ragione di esistere (l’Hip Hop) è stato davvero surreale. Il Bowery Electric era stracolmo di gente, tanti conoscevano i miei pezzi…la cosa mi ha davvero sorpreso. Vedere anche persone che non parlano o che non capiscono l’Italiano andare oltre la barriera linguistica e godere delle vibrazioni della musica a prescindere dai testi è stata una delle esperienze più toccanti della mia vita.

Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo live al Fuori Orario venerdì 18/11?
Cosa aspettarsi? Sicuramente che ci metteremo tutto il cuore. Venite al concerto e scoprirete tutto il resto 😉

 

Ph. credit @ Alberto Romano