Blu Oltremare è la sfumatura inorganica, che trae origine da un calcare contenente dei cristalli di lazurite, che gli conferiscono questa pigmentazione così magnetica agli occhi di chi guarda. Blu Oltremare è anche una delle sfumature del progetto indipendente di Alex Pinca, che l’11 dicembre scorso ha pubblicato il suo primo album dal titolo “Corrente*” per We Work Records.

Quello che ci ha sicuramente colpito del progetto è l’imprevedibilità delle analogie che Alex riesce a creare tra le varie immagini nelle sue canzoni. Dopo un servizio fotografico in un cimitero, Blu Oltremare ritorna a suonare il suo fidato ukulele in uno stabile abbandonato sotto la pioggia e le macerie per il brano Lascia stare il mare, di cui vi doniamo l’anteprima del videoclip!

Ciao Alex, hai da poco pubblicato il tuo album “Corrente*”. Ora, da linguista, non mi è potuto non cadere l’occhio sull’uso dell’asterisco in cima alla parola. Come mai questa scelta? È una parola sgrammaticata per te?

Ciao, da linguista posso dirti che non penso sia una parola sgrammaticata. Il motivo viene da una mia svista in un messaggio, in un papiro contenente tutto ciò che provavo in quel momento commetto un errore di collocazione e scrivo “sono al cosciente”.

La risposta al mio lungo messaggio è un secco: “Corrente*”.

Il tuo album è stato prodotto da un grande musicista come Setti. Come è nata questa collaborazione? Ti va di parlarcene?

Sì, praticamente una delle tante sere di quest’estate io e Setti ci siamo ritrovati ad un concertino nella bassa modenese, di quelli un po’ intimi, con le lucine e la birra artigianale. Lui si gira e mi chiede: “Posso produrti l’album?” io gli rispondo: “sì”.

La maggior parte delle canzoni del disco sono molto nude, quasi scarne: voce e ukulele. Come mai questa scelta così minimal da un punto di vista musicale?

Penso che le mie canzoni con ukulele, voce e pochissimo altro possano trasmettere ciò che vogliono al meglio. Poi sento un’impronta bedroom pop/lo-fi molto forte nella mia musica e il genere stesso mi spinge a questo tipo di arrangiamento.

 

Un’altra cosa che mi ha colpito è stata la scelta di un photoshoot in un cimitero, che stride un po’ con l’evocazione di vita e libertà del tuo nome Blu Oltremare. Perché proprio questa scelta fotografica?

L’idea è partita da un input di Setti, che mi ha caldamente consigliato di fare un video musicale per Trasfusione che rendesse giustizia alla profondità della canzone in sé. Così ho preso la palla al balzo e ho interpretato il consiglio in modo un po’ estremo. La realtà è che ogni volta che ascolto il mio album non posso fare a meno di immaginare la mia lapide, mi si presenta ogni volta davanti, ad ogni ascolto. Questo album sa di freddo, umido, muschio e morto. Sono sempre atterrito da quanto questo sconforto riesca a colpirmi dentro, e spero che questo sentimento possa arrivare anche i miei ascoltatori.

…non dirmi che hai scritto una canzone per essere certo di non dimenticarti che il 31 marzo c’è il compleanno dell’Agnese?!

Ci saranno molti colpi di scena in questa risposta:

  1. Sì, il titolo è quello perché è la prima cosa che mi è venuta in mente e non dovevo assolutamente dimenticarmelo
  2. La data e l’evento del titolo sono sbagliati, doveva essere un matrimonio, e doveva essere il 31 Maggio 🙂

P.s. Alla fine il matrimonio è stato posticipato causa Covid e io ho partecipato in veste di musicista, è stato molto divertente, non ho bevuto troppo.