Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie.

Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire.

Sulla passerella della vanità, lasciamo che a succedersi sul catwalk (di artisti e musicisti), sia invece la nudità dell’indie.

Colombre, Chiello, Adriatico

T-shirt candidamente bianca, leggermente trasparente, morbido jeans e abbiamo l’outfit perfetto per trascorrere l’estate sulle sponde dell’”Adriatico”, quell’Adriatico così caro a Colombre e che da poco si associa anche a Chiello con il loro nuovo singolo. Un brano questo che non va però a evocare la Rimini da bere, ma, con le sue sonorità eteree, ricorda più la tranquillità di certe spiagge marchigiane, il vento che ti muove i capelli e la sensazione che l’estate sia davvero arrivata. (foto di copertina @ Alessandro Ruggieri)

Leanò, Radio

Stile retrò ma non per questo vintage per l’artista milanese Leanò. Ritorna infatti con un nuovo singolo che affronta il tema della normalità, che non esiste in quanto estramamente soggettivo. Che cosa vuol dire essere normali? E come si vivono gli amori in un’epoca così consumista come la nostra? Ecco, Leanò cerca di rispondere a questi quesiti partendo dal dispiacere dopo aver visto gettare dalla finestra una radio anni Cinquanta regalatale da sua nonna. Un pezzo sosituibile solo all’apparenza, ma che invece racchiude in se tutta quella serie di valori andati persi in questi ultimi anni.

Karamu, Evolving

Colori bleatchati, ombre che si vedono in lontananza, non è un miraggio ma il mood da sogno del nuovo singolo dei Karamu. Si intitola “Evolving” ed è un insieme di campionature, sample vocali, sperimentazioni sonore e un groove che riesce ad esprimere a pieno il mondo da cui i Karamu provengono, ma che riesce anche a dare forma (anche solo idealmente) di dove sono diretti.

Cuperose, Abitudine

New wave anni Ottanta rivisitata in chiave contemporanea dalle shade blu: è il nuovo singolo di Cuperose, “Abitudine”. Tutto incentrato sulla sperimentazione elettronica, i synth e le voci campionate, “Abitudine” riesce ad essere un singolo malinconico e allo stesso tempo profondo e introspettivo.

EUFORIA, COLORE SENTIMENTO

“COLORE SENTIMENTO”, un disco che racchiude in due parole quello che più amiamo: l’arte e le emozioni. L’artwork della copertina è stato realizzato dal pittore trevigiano Ado Furlanetto che, ispirato dai sentimenti di malinconia, tristezza e di speranza per un futuro migliore, ha realizzato per il duo veneto un’opera esclusiva. “COLORE SENTIMENTO” indaga quello che si prova a non essere contraccambiati dalla persona amata, generando così rabbia e sconforto.

Adriano, Cadono Pietre dal Cielo 

Colori pastello e vedute estive, sapore di salsedine e suoni caldi: questo il nuovo singolo del cantautore e illustratore catanese Adriano. “Cadono Pietre dal Cielo” è un singolo apparentemente spensierato che riprende il funky e lo mescola al pop cantautorale anni Ottanta, e che cerca nella sua più naturale onestà a spostare le nubi che ci offuscano i pensieri dopo la fine di una relazione, magari proprio a cavallo dell’estate.

Whitemary, Oh! Ma dai

Mood dominati dalla musica elettronica, un’autoproduzione da far paura e un approccio alla forma canzone molto personale, fuori da ogni schema. Stiamo parlando del nuovo singolo di Whitemary, “Oh! Ma dai”, un brano che ci introduce nel mondo dell’artista e in ciò che ci aspetterà ascoltandola poi presto dal vivo.