Una raffica di raffinate radici classiche e audaci sonorità elettroniche, ridefinendo il concetto di musica contemporanea, SHE celebra l’incontro tra l’arpa e la voce della leggendaria icona del rock, un incontro tra mondi apparentemente lontani: il suono etereo dello strumento suonato da Kety Fusco e il potente timbro vocale di Iggy Pop. È la prova che l’arpa può uscire dagli schemi tradizionali e dialogare con realtà inaspettate, abbattendo i confini alla volta di prospettive rivoluzionarie.

«Il brano è nato da un momento di profonda connessione artistica, guidato dalla mia ammirazione per una delle voci più rivoluzionarie della storia della musica. Quando Iggy Pop ha parlato del mio album sperimentale The Harp – Chapter I su BBC Radio, le sue parole mi hanno colpito come un fulmine: “The harp is not heard, as much”. Una frase semplice, ma carica di significato, che ha trovato immediatamente dimora dentro di me». Kety Fusco – arpista italo-svizzera di fama internazionale che ha collezionato performance su prestigiosi palcoscenici quali Montreux Jazz Festival, Royal Albert Hall di Londra e che ricorderete sicuramente nella serata dei duetti di Sanremo 2025 ospite di Joan Thiele con Frah Quintale – ci racconta la genesi di SHE feat. Iggy Pop, secondo singolo tratto da BOHÈME: il nuovo album studio di Kety in arrivo a settembre, realizzato in collaborazione con il pluripremiato compositore di colonne sonore Nicolas Rabaeus a Ginevra, un viaggio verso l’indipendenza e l’anticonformismo, dove la musica diventa un respiro di libertà per scoprire territori sonori imprevedibili, senza paura di rompere le regole.

SHE è accompagnato da un’avveniristico videoclip realizzato con l’AI, diretto da Sharon Ritossa e Gabriele Ottino sotto la supervisione artistica di Michele Pennetta. Una riflessione visiva sul tempo, sulla presenza, sull’assenza. Un drone si muove tra le rovine di un mondo abbandonato. Non cerca, osserva. Non registra, ascolta. È l’unico testimone, o forse l’ultimo artista rimasto. La macchina si fa soggetto. Non è solo tecnologia, è metafora: come l’arpa, cerca tracce di vita nella solitudine del silenzio.

Ogni inquadratura, come osserviamo dagli scatti del backstage, è sospesa, ogni movimento è lento, come se il tempo si fosse dilatato. La natura è presente, ma immobile. Non c’è azione, solo ascolto. Non c’è rumore, solo vibrazione. L’estetica è asciutta, evocativa, lontana dal videoclip narrativo tradizionale. È una visione, una preghiera, un’immagine sonora.

“SHE non è una canzone tradizionale. È un rituale sonoro, costruito come fosse una colonna sonora senza film, un cortometraggio invisibile. Le mie ispirazioni venivano da visioni notturne, da atmosfere dimenticate. Penso ai paesaggi sintetici di John Carpenter, alla tensione visionaria dei Goblin, a certe musiche di fantascienza degli anni ’70 e ’80 che riuscivano a farti sentire sola anche in mezzo allo spazio.

SHE è il tentativo di restituire all’arpa la possibilità di essere altro. Non solo strumento, ma voce. Non decorazione, ma essenza. Non passato, ma origine e futuro. Con Iggy Pop, ho trovato un’eco della mia libertà artistica. Un artista che ha fatto della verità il proprio linguaggio. Il nostro incontro non è solo sonoro: è una comunione tra due visioni lontane che si toccano.

SHE non è una canzone. È un luogo. È uno spazio acustico abitato da due energie diverse, che scelgono di non opporsi, ma di camminare insieme.”