Se parliamo di nu soul Arya è sicuramente una delle promesse da non perdere di vista, anzi, da iniziare ad ascoltare già oggi lasciandosi avvolgere dal suo stile caldo e morbido. La giovane song writer italo-venezuelana è bravissima nel plasmare il suo sound, così come nell’usare la voce e non si dimentica nemmeno della scrittura. Arya sa raccontare piccoli aneddoti d’infanzia, che nella loro semplicità sanno spiegare alla perfezione da dove nasce un amore, proprio come quando dice che uno dei primi ricordi musicali che ha «è quello di mio padre che, in uno dei nostri innumerevoli viaggi in macchina, mi insegna a sentire la “clave”, la base della musica salsa. Non a contare, ma a sentire. In quel momento qualcosa è scattato in me. Il mio corpo, come succede quasi sempre, ha anticipato la mia mente».

Già corista per gli ultimi tour di Ghemon e Venerus, “Peace Of Mind” è il suo EP d’esordio, uscito il 22 gennaio 2021 per la giovane label Atelier 71. Un raccolta di brani che fotografa un percorso, un viaggio verso una piena consapevolezza di sé che abbiamo chiesto di raccontarci traccia dopo traccia:

Intro
Nel disco ci sono diversi parti parlate. L’idea di base era creare un fil rouge che unisse tutte le tracce e portare l’ascoltatore per mano lungo il percorso che ho fatto in questi due anni.

Blossoms
Ho scritto Blossoms a inizio settembre 2018, a seguito di un anno di “nullafacenza” musicale. Fortunatamente sono venuti in mio soccorso un paio di eventi che mi hanno riallineato: Teo Marchese, amico e batterista, mi ha fatto un discorso strappalacrime (le mie, non le sue) e sono entrata a far parte della squadra di Atelier71. A quanto pare era ciò di cui avevo bisogno, perché Blossoms è stato il brano che ho scritto più velocemente in vita mia.

Mad
Mad risale a fine gennaio, poco prima che la pandemia stravolgesse le nostre vite. Ero arrabbiata e avevo bisogno di sfogarmi in qualche modo. Ho chiesto a Dimitri, il mio producer di fiducia, un beat che rispecchiasse il mio stato d’animo.
Mi sentivo sopraffatta da un sistema, quello del music business, in cui le parole si spendono e perdono valore e le persone pensano di conoscerti solo perché sanno il tuo nome.

 

Miles
Miles è il mio brano più recente, scritto due settimane prima di entrare in studio a registrare: è stato un rischio che ci siamo presi, ma ne valeva la pena.
In termini di scrittura è il brano in cui mi rivedo di più e in cui mi esprimo nella mia forma più trasparente e onesta: mi piace pensare che l’acqua che si sente scorrere all’inizio del pezzo mi abbia ripulita di tutte le mie paure.

The Art of Letting Go
La strumentale di questo brano è nata la sera prima di un concerto che abbiamo fatto all’Alcazar di Roma nel marzo 2019: al pattern di batteria di Giuseppe Molinari si è aggiunto il riff di piano di Edoardo Maggioni e il tutto è stato poi elaborato da Paziest e Bongi. L’ispirazione principale per il testo viene da una frase di Jhené Aiko, ripresa e rielaborata poi da Willow Smith in Female Energy:
“‘Cause it’s really out of my control, how you feel is not my problem
I really do not want you to go, but I do not want to stop you”

Peace of Mind, Interlude
In questi due anni la mia visione del mondo è cambiata tantissimo, si è modificato il mio modo di rapportarmi con me stessa e con le persone che mi circondano.
La cosa più importante che ho importato in questi due anni è che l’invidia non è motore di niente, non mi spinge a migliorare ma anzi, mi imbruttisce.

A Distant Night
A Distant Night è stato il mio primo singolo in assoluto, uscito a dicembre 2018, e per questo ci sono particolarmente affezionata.
Sono sempre stata una persona nostalgica e questo beat mi ha riportata a un momento un po’ complicato nella relazione con mio padre: a quanto è difficile dimenticare il passato ma anche a quanto è difficile negarsi una possibilità di futuro.

Feelings in Disguise
Ho scritto questo brano (che è il mio preferito dell’EP) per ricordarmi di custodire la mia parte più profonda. In un mondo in cui la condivisione con il mondo intero è a un click di distanza, in cui solo ciò che appare è considerato vero e reale, io voglio impegnarmi a tenere per me la mia sfera più intima.