Ci sono poche cose più belle da raccontare di una libertà ritrovata e della sconfitta del mostro che imprigionava la vita. Di questo parla “Carta Stagnola”, singolo di Caffellatte, nome d’arte di Giorgia Groccia, classe ’94, di origine barese, ma ormai romana d’adozione, prodotto da Alessandro Donadei, con il supporto di Mario Ciancarella e distribuito da Artist First. Scritto per celebrare la fine di una guerra e di chi l’ha combattuta, questo brano uscito il 28 aprile scorso, colpisce per la scrittura densa e matura, al netto della giovane età di Giorgia, il tutto avvolto, in modo armonioso e per questo tanto più originale, da un tappeto sonoro che rimanda ad ispirazioni trap. Cantare di depressione e disturbi alimentari è un atto di coraggio, ma è anche qualcosa di prezioso per tutti noi, per abbattere lo stigma che ancora, seppur sempre meno, avvolge questi temi.

Caffellatte, che ha smesso, come ha scritto lei stessa raccontando “Carta Stagnola” di auto sabotarsi, ci ha regalato il suo Gimme 5, che, come chi lo ha assemblato, non è banale per niente.

E TI VENGO A CERCARE – FRANCO BATTIATO
è certamente il primo brano che scelgo nella mia TOP 5. È sicuramente il primo brano che sceglierei tra miliardi di altri brani. Questa è la canzone che più mi fa sentire vicina a mio padre, la persona con cui più ho combattuto per tutta la vita e certamente quella che più mi ha reso la persona che sono. Battiato e mio padre mi hanno insegnato ad amare le complicanze, i viaggi in auto, le cose non ovvie.

DRUNK ON THE MOOD – TOM WAITS
è uno di quei brani che ascolterei sempre e per sempre. In realtà tutto l’album, The heart of the saturday night, ha una valenza particolare nella mia vita. Frequentavo da poco un master qui nella capitale, era il 2017 e questa canzone mi ricorda le mie prime volte tra i vicoli di San Lorenzo, mi ricorda le notti romane, il profumo del silenzio e soltanto un giradischi che suona questa canzone. Ha una magia inspiegabile, travolgente, trafigge e  rilassa ogni fibra del corpo allo stesso tempo. Una delle mie preferite per sempre.

DAFT PUNK FT JULIAN CASABLANCAS – INSTANT CRUSH
è la riprova che, se lo si sa usare, il tune diviene un mezzo potentissimo. Questo brano è perfetto, letteralmente perfetto: il sound, la voce, la produzione, il video clip. Ecco, se dovessi scegliere una canzone che possa rappresentare ciò che io desidero dalla musica contemporanea, sceglierei senza ombra di dubbio questa.

 

LUCIO BATTISTI – IL MIO CANTO LIBERO
mi ricorda solo cose belle, rappresenta la persona a cui più tengo al mondo, la persona che ogni giorno mi rende felice come mai nessuno prima. Sono i nostri viaggi in macchina, verso il lago, o semplicemente fuori città; è la sua vecchia auto della nonna, le botte allo stereo per farlo ripartire, è un respiro profondo dopo una vita intera di apnea. Questa canzone rappresenta davvero questo per me.

FABIO CONCATO – E TI RICORDO ANCORA
è una di quelle canzoni che mi ricorda quanto tempo è passato. I viaggi in macchina con mio papà verso la Calabria, avevo pochi anni, e questa canzone mi rilassava particolarmente, addormentandomi puntualmente sul sedile davanti, accanto a lui. Oggi scatena in me ogni volta un pianto catartico, ecco non saprei spiegarlo meglio di così. Concato è uno dei miei talloni d’Achille, ogni volta che l’ascolto muoio un po’ di dolore e poi sorrido forte.