Lontana dall’intento di scrivere un masterpiece della letteratura italiana, ho voluto comunque riprendere dal buon vecchio Thackeray (e non da Marchetti, attenzione) la serialità delle narrazioni che si susseguono in Vanity Fair e su quella falsa riga costruire un altro tipo di storie.

Anzi, più che storie, le mie vogliono essere delle immagini che cercano di legare alla musica di un brano le sue possibili evocazioni di ambito stilistico, tale che, in questa fiera della vanità, a sfilare siano gli artisti vestiti delle loro note, dei colori invisibili che solo con un orecchio attento si possono percepire.

Sulla passerella della vanità, lasciamo che a succedersi sul catwalk (di artisti e musicisti), sia invece la nudità dell’indie.

Theia, Grado Zero

Vestite dello stesso colore della spuma del mare e venute al mondo come delle Veneri degli anni Novanta, le Theia rinfrescano la nostra estate colpita dai calori di fine luglio con il loro nuovo singolo “Grado Zero”. Tra sonorità miste quali l’ r’n b, l’afro beat e il nu soul le due giovani donne collidono col panorama indipendente italiano, così come si dice sia accaduto per l’appunto con il pianeta Theia e la Terra miliardi di anni fa dando vita alla Luna. Allo stesso modo il risultato musicale del duo emiliano non può che essere simile al suono degli astri e di tutto l’Universo.

Zibba, Samba delle catene

Un sottofondo di samba, la voce calda di Zibba e il colore viola che penetra tutte le immagini. Zibba si muove per colori, gradazioni, scale di nero in ogni singolo e ugualmente per ogni copertina. Stavolta, come testimoniano le evidenze, a fare da padrone è il viola, per l’appunto, che trasmette insieme alla “Samba delle catene” quel sapore agrodolce, come quello dell’estate, dei giorni che si allungano ma che inesorabilmente ci ricondurrà ad un nuovo inverno.

Oratio, Nicolò Carnesi, Ritorno in Sicilia

Ha l’odore del mare aperto quando ci si affaccia con il naso all’ingiù dalla prua del traghetto, ha il colore del tramonto visto dalla scala dei Turchi e indossa i panni di due artisti che finalmente aspettano l’estate per poter fare “Ritorno in Sicilia”. Per chi non l’avesse ancora capito stiamo parlando del nuovo singolo scritto a quattro mani da Oratio e Nicolò Carnesi: racconta la storia di tutti coloro che contano i giorni per riassaporare il gusto di casa, che sa anche di sale, di sabbia e sorrisi che solo un posto magico come la Sicilia sa donare.

Jimmy Wise, 2XMETRIXSOLI

Blazer fucsia, un mazzo di rose e chitarra funk: l’outfit perfetto per un Jimmy Wise che dedica a tutti i cuori infranti dalle norme sul distanziamento sociale una canzone pensata proprio ad hoc. “Amiamoci anche se a distanza” diventa il suo leitmotiv, e non posso che dargli ragione. Del resto, se questo periodo storico ha saputo insegnarci qualcosa è proprio quello di abbattere qualsiasi barriera spaziale e temporale.

Giolì & Assia, BEBE

Fiori che coprono lo sguardo, mani che si intrecciano come spine che pungenti stringono nei propri palmi il cuore. Un amore techno che incontra la musica di ispirazione latino americana: stiamo parlando dell’ultimo singolo del duo Giolì & Assia. Le due DJ che stavolta si sono spinte verso spiagge ancora più calienti come quelle iberiche, tanto affascinanti quanto esotiche.

Ilromantico, EGEENO, io in te

Commistioni di generi come di stili: partiamo da una base quasi raggaeton miscelata a suoni orientaleggianti, il tutto abbracciato da un testo di dimensione cantautorale. A dare il via a tutta questa bellezza sono stati Ilromantico e EGEENO che in “io in te” hanno voluto mostrare al mondo della musica, e non solo, tutta la potenza artistica nascosta dietro un trucco volutamente pesante, o ancora dietro degli abiti troppo larghi. Con “io in te” è finalmente arrivato il momento di abbattere tutti i muri, di fare danni, di ballare con i propri demoni.