Figlio di Dalla, De André e Battiato (come la maggior parte dei cantanti it-pop italiani), Blumosso è un cantautore che indaga la vita in tutte le sue sfumature e particolarità. Si rivolge all’ascoltatore in modo diretto e sincero, partendo dai suoi ricordi, e ci presenta delle situazioni in cui tutti possiamo immedesimarci. Uscito da poco il nuovo singolo “Considerazioni sulla vita”, abbiamo fatto una chiacchierata con lui in vista del suo nuovo disco.
Leggi l’intervista e scopri il baule di personalità multiple di Blumosso!

Quando è uscita, ho ascoltato e cantato per settimane la tua canzone “Diverso”. E ogni volta mi facevo sempre la stessa domanda: chi sono Anna e Marco?

Anna e Marco sono i famosi “Anna e Marco” della canzone di Lucio Dalla, così come La luna…e il biliardo. È un riferimento al mio cantautore preferito.

Sono contento che tu l’abbia ascoltata per settimane.

Il 20 settembre hai pubblicato il tuo nuovo singolo “Considerazioni sulla vita”, che anticipa il tuo prossimo disco, in uscita nel 2020. Ci dai qualche anticipazione?

Innanzi tutto usciranno altri singoli. Poi pubblicherò un disco con i singoli già tirati fuori più dei brani nuovi. Sicuramente tutto dopo l’estate.

Se potessi duettare con un artista italiano chi sceglieresti e perché?

Sarei molto indeciso. Diciamo che con Guccini duetterei su una sua canzone molto volentieri. Non mi permetterei mai di cantare qualcosa di mio con lui, sarebbe troppo, forse il mio cuore non reggerebbe, per un sacco di motivi anche extramusicali. Però se m’immagino a cantare con lui a squarciagola “Perché Rossana è bella, siamo così diversi…” penso proprio che sarebbe un sogno.

Vale la stessa cosa per Fossati.

Comunque tempo al tempo… perché c’è tempo, c’è tempo, c’è tempo… e poi mi metto a piangere.

Un libro, un film, una canzone e un viaggio che ti sono rimasti nel cuore?

Libro: Molto forte, Incredibilmente vicino (Safran Foer)

Film: Nuovo Cinema Paradiso (Tornatore)

Canzone: Mambo (Lucio Dalla)

Viaggio: Tutte le volte che torno in Portogallo

Lo scorso anno hai pubblicato il tuo disco d’esordio “In un baule di personalità multiple”. Ci spieghi la scelta di questo titolo?

Quando proviamo un sentimento nuovo e incontriamo qualcuno che ci fa scoprire dei lati della nostra persona che non conosciamo è come tirar fuori da “un baule” oggetti che non sapevi essere contenuti lì dentro. Viene fuori un nuovo te, migliore o peggiore, è da vedere…

“Amami amor mio, ammesso che ti riesca, perché amare sai, è solo un punto di vista”, canti in “Abbracciami amor mio”. Qual è, per te, questo punto di vista? Cos’è l’amore?

Nella canzone voglio semplicemente dire che qualsiasi cosa, dalla più insignificante quale può essere regalare l’ultima sigaretta, a qualcosa di più impegnativo, può essere un atto d’amore per dimostrare quanto ci tieni a qualcuno. Inoltre l’amore è fatto di nulla, non è necessario di grandi imprese per far capire di voler bene. Bastano i piccoli gesti, e la continuità di questi piccoli gesti.

Su cosa sia l’amore ho molti dubbi a dire il vero, però lo riassumo in due brevi frasi. Da un lato l’amore potrebbe essere la complicazione del sesso, dall’altro lato l’amore è quando uno dice ti amo e l’altro non ha paura.

Nei tuoi video vieni rappresentato tramite disegni sempre diversi. Come ti è venuta l’idea e chi si occupa di questa parte grafica?

L’idea è venuta a Bemolle in primis; Matteo Bemolle è il tastierista di Blumosso (che ha anche arrangiato “Considerazioni sulla vita”). Con lui collaboro quotidianamente, come con Rafqu e Roberto Fedele, gli altri due musicisti con cui “Condivido” questo progetto.

Della grafica si occupa volta per volta qualcuno diverso: I disegni dei primi lavori sono totalmente di Bemolle, poi ho fatto un esperimento facendo disegnare un bambino di 10 anni e l’ultimo video, quello di “Considerazioni sulla vita”, lo ha realizzato Hermes Hem Mangialardo.

Credo che d’ora in avanti cambierò stile nei video. Basta cartoni.

Foto credit @ Enrico Carpinello