Il MI AMI, il festival della musica importante a Milano, torna all’Idroscalo del Circolo Magnolia per il suo quindicesimo anno. Il 24, il 25 e il 26 maggio 2019, gli artisti più freschi e innovativi della scena musicale italiana, saliranno sul palco del MI AMI insieme a chi certe tendenze le ha anticipate scrivendo pezzi di storia della musica italiana.

Per forze in gioco e hype creato dal numero di “prime visioni” sarà un festival in cui le sonorità hip hop e trap giocheranno un ruolo importante. Debutto live infatti per Massimo Pericolo, Maggio (che abbiamo whatsappato poco dopo l’uscita del video di Sconto), Mike Lennon e Dola (che all’indomani del suo debut album ci ha raccontato gli aneddoti che si celavano dietro ogni traccia) e a rincarare la dose a colpi di rime e flow Ketama126 (che un anno fa con il suo disco ci aveva convinti al primo ascolto), Speranza, Chadia Rodriguez, Lahasna, Ensi, Nitro, Bassi Maestro, Psicologi, Tauro Boys, Sxrrxwland, Irbis37, Dutch Nazari (clicca per rileggere la nostra intervista), e Rokas.

Della crew 126 ci sarà anche Franchino ormai passato, concedetecelo, al lato oscuro dell’itpop che tornerà a Milano dopo aver fatto soldout all’Alcatraz a fine marzo (noi eravamo stati alla data zero a Parma), insieme a lui sempre nella giornata di venerdì a tener alta la bandiera del cantautorpop la poesia di Giorgio Poi (che esattemente 2 anni fa ci rapiva il cuore con Fa niente) , Clavdio, nuovo gioiellino della scuderia Bomba Dischi, Fulminacci, esordiente in casa Maciste ma già con grinta da vendere, i torinesi Eugenio in Via di Gioa e i Coma Cose, a nostro avviso veri mattatori del concertone del 1 maggio.

Domenica per il gran finale chi meglio di Luca Carboni? Per lui ci aspettiamo dal pubblico del MIAMI un vero e proprio Karaoke. Si parla tanto di quote rose e in questa edizione davvero non mancheranno in particolare proprio domenica con l’eleganza di Any Other (che è l’amica geniale che vorremmo avere), il pop con filtro vintage di Angelica (che ci ha mandato un vocale di..), l’energia de La Rappresentante di Lista, il folk caldo ed avvolgente degli Eugenia Post Meridiem e di Her Skin e il sound elegante di Ginevra (la cui musica è una vera e propria rinascita).

Le chitarre ruggenti in questa edizione saranno affidate a FASK, Jesse The Faccio, Yonic South, Andrea Laszlo De Simone (la sua guerra di baci ci è entrata in testa per sempre) e naturalmente Bugo.

Davvero impossibile citare tutti e guidarvi nella scelta di cosa vedere e cosa no, basti pensare che quest’anno c’è anche il quarto stage “Palco Retro”, vi invitiamo quindi a cliccare qui per il programma completo giorno per giorno e palco per palco. Ecco, se proprio volete un consiglio su un nome nuovo e poter dire io c’ero non perdetevi i Tonno.

Quello che davvero vi serve sapere però è che quest’anno il mantra è Amor vincit omnia. In un’era in cui l’empatia sembra mancare a molti e l’odio è l’arma più usata, per tre giorni, balleremo insieme sottopalco con le gambe doloranti, qualche birra di troppo in circolo e il cuore leggero, perché anche nei momenti peggiori, ci resta sempre la musica.